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Crisi governo, vertice di maggioranza in corso: le prossime mosse di Conte

20/01/2021 17:02 - Aggiornamento 20/01/2021 17:12

Crisi governo ultima ora – 20 gennaio 2021. È in corso da qualche ora un vertice di maggioranza con il premier Conte. Su scostamento e Ristori al momento l’esecutivo può contare anche sui voti di Italia Viva e del centrodestra. Ma il lavoro che verrà dopo delle commissioni, dove oltre al Recovery Plan deve passare anche la legge elettorale, potrebbe risentire del possibile passaggio di Italia Viva all’opposizione. Alla Riunione dovrebbero aver partecipato tutti i capi di delegazione e i leader dei partiti. Dovrebbero essere presenti Nicola Zingaretti e Dario Franceschini per il Pd, Vito Crimi e Alfonso Bonafede per il M5s, Roberto Speranza per Leu. Il premier dovrebbe salire al Colle in serata dopo il meeting per fare il punto con Sergio Mattarella. 

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Crisi governo ultima ora, vertice di maggioranza in corso: le prossime mosse di Conte

Durante la riunione, a quanto apprende l’Adnkronos, sarebbe stata confermata la linea condivisa in questi giorni, vale a dire allargare il perimetro della maggioranza. L’intenzione di Conte, che ha incassato la fiducia sia dalla Camera che dal Senato, sarebbe quella di andare avanti. Nella riunione ci sarebbe stato un confronto su come proseguire con il lavoro, ma sui temi specifici trattati c’è al momento il massimo riserbo. Equilibrio precario al momento quello del governo, dopo l’astensione di Italia Viva al Senato. Principale obiettivo del presidente del Consiglio vien da sé sarebbe quello dunque di rimpiazzare con un altro gruppo il partito di Renzi, che ieri ospite a “Porta a Porta” ha ribadito la sua linea. Dal canto suo Conte si è mostrato fiducioso: «L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica. Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza», ha twittato il presidente del Consiglio al termine della frenetica giornata di ieri.

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Zingaretti: «È stato evitato un salto nel buio, ora dobbiamo gestire il piano vaccinale, dobbiamo discutere il Recovery…»

Conte potrà fare affidamento su Zingaretti: «Con il premier ci siamo sentiti ieri sera. Mi sembra che c’è consapevolezza di voler dare segnale di concretezza per l’emergenza e di affrontare i nodi politici. È stato evitato un salto nel buio, ora dobbiamo gestire il piano vaccinale, dobbiamo discutere il Recovery, ora dobbiamo concentrarci sui problemi degli italiani, vuol dire affrontare le emergenze», ha detto il leader del Pd, ospite di radio Immagina. Il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, ha spiegato che la maggioranza esiste, ma che è impensabile governare in questa situazione. «Ci vuole una riflessione del presidente Conte, ci vuole un patto di legislatura chiaro. Dobbiamo dimostrare che questa è una maggioranza che ha idee chiare, in grado di coinvolgere gruppi e singoli parlamentari», ha dichiarato Marcucci a “L’aria che tira” su La7.

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Crisi governo ultima ora, Gasparri: «Conte bis morto, il Quirinale non può tenerlo in vita artificialmente»

Sul piede di guerra la senatrice di Italia Viva Teresa Bellanova, che ospite a “Radio Capital” ha dichiarato: «Conte si è molto affezionato al suo ruolo e alla sua centralità e ha tolto spazio al ruolo del Parlamento. Basta vedere quanti decreti e quanti Dpcm sono stati fatti. Non ci si può sostituire alle sedi parlamentari. Io ho provato a comunicare con lui. Il giorno della conferenza stampa gli ho scritto anticipatamente delle mie dimissioni. Ma come al solito non ha risposto». A proposito di quanto accaduto la Bellanova ha detto: «I voti presi da Conte? Mi paiono poca cosa. Pensare di aver vinto con 156 voti, alcuni dei quali raccattati con contrattazioni poco qualificabili e tre senatori a vita. Le sorti delle istituzioni mi sembrano poco solide». Severe anche parole del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «Il governo Conte è morto, il Quirinale non può tenerlo in vita artificialmente». Leggi anche l’articolo —> Crisi governo, Conte: «Bisogna rendere la maggioranza più solida», cosa succede ora