Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto Natale 2021 contenente le nuove misure per contrastare il contagio da Covid nelle festività. Come qualcuno avrà notato, nel testo del nuovo dpcm non c’è traccia dell’estensione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori. Un provvedimento di cui aveva fatto parola lo stesso premier Draghi all’ultima conferenza stampa. In Consiglio dei ministri la decisione circa tale provvedimento è stata rinviata ad una successiva valutazione. Secondo quanto riferito da «TgCom24», ma anche da «Adnkronos», il presidente del consiglio era favorevole, ma alcuni ministri si sono opposti, sollevando dubbi sull’eventuale esecuzione e sulle categorie da includere. Da qui la scelta di prendere tempo: ci si ragionerà ad inizio 2022.
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Decreto Natale, tensione al Cdm: partiti divisi su obbligo vaccinale, Draghi costretto a rinviare
Nel testo non compare l’obbligo di vaccino per tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione. Dopo un lungo braccio di ferro nel governo e le obiezioni di diversi ministri, il premier Mario Draghi ha pensato bene di prendere tempo. E non è stata una scelta indolore: in cabina di regia già c’era stato un vero e proprio dibattito tra il presidente del consiglio e le forze di maggioranza, come han riferito all’«Adnkronos» fonti di governo. Il presidente del Consiglio pare fosse intenzionato a chiudere almeno la ‘partita’ della Pa, per poi estendere l’obbligo vaccinale ai lavoratori del settore privato, nessuno escluso, in un secondo momento. Ma il muro di alcuni partiti ha prevalso, come riferisce anche «Il Tempo»: si valuterà il tutto nelle prossime settimane.
Il premier e Speranza favorevoli alla proposta di Brunetta
Draghi e il ministro della salute Roberto Speranza si sono mostrati sin da subito favorevoli alla proposta di Renato Brunetta di estendere l’obbligo vaccinale a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione. La Lega e il M5s però hanno espresso da subito le loro perplessità in Cabina di regia. In Cdm il confronto, come spiega «TgCom24», si è fatto ancora più acceso, nei contenuti più che nei toni. A non essere del tutto convinti sulla praticabilità della misura anche i Dem. In riunione qualcuno avrebbe proposto anche di estendere l’obbligo vaccinale a tutte quelle persone che lavorano al contatto col pubblico, ma niente da fare. Per evitare quindi una dolorosa frattura e non allungare ulteriormente i termini della riunione, il premier ha deciso di soprassedere. Leggi anche l’articolo —> Da “Super Mario” a “nonno”, Draghi si lancia nella corsa al Colle ma i partiti frenano: allarme peones