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Decreto Rilancio Gazzetta Ufficiale, tutte le notizie utili sulla maxi-manovra

20/05/2020 09:42 - Aggiornamento 20/05/2020 10:37

Il decreto Rilancio, il pacchetto di misure da 55 miliardi di indebitamento già approvato lo scorso 13 maggio dal Consiglio dei ministri, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri. Ora deve essere esaminato dal parlamento, e le Camere avranno a disposizione 800 milioni per le modifiche. Intanto, vediamo quali sono le principali “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica Covid-19”.

>>Leggi anche: Bonus 600 euro di aprile e maggio, ecco quando arriverà

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Decreto Rilancio Gazzetta Ufficiale, il Reddito d’emergenza

Il nuovo Decreto Rilancio è un testo lunghissimo che mira ad affrontare la crisi economica scaturita a causa del Coronavirus. Al suo interno, si trovano 266 articoli volti a rifinanziare molte delle misure già contenute all’interno del Decreto Cura Italia. Sono state inserite poi anche una serie di nuove manovre per introdurre maggiori interventi rivolti alle famiglie, ai lavoratori e alle aziende. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che nel giro di alcuni giorni sarà versato nuovamente il bonus da 600 euro per i 4 milioni di lavoratori autonomi assegnatari. A partire da oggi, poi, sarà possibile anche richiedere i 1200 euro per il bonus babysitter o per i centri estivi.

Da giugno, invece, verranno stanziati i contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1000 euro per gli autonomi. Inoltre, cala il sipario sulle clausole di salvaguardia fiscali, a cominciare dai 20,1 miliardi di aumenti Iva del 2021.

Tra le principali novità inserite nel Decreto Rilancio è il reddito di emergenza (Rem). La richiesta dovrà essere inoltrata entro giugno, e il sussidio varierà da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare. La quota verrà erogata in due quote, ciascuna pari all’ammontare riconosciuto. I requisiti per poter presentare la domanda sono: avere la residenza in Italia; un reddito familiare nel mese di aprile inferiore alla soglia di Rem spettante. Un patrimonio mobiliare familiare nel 2019 inferiore a 10 mila euro. Inoltre, è necessario avere un un patrimonio fino ai 10 mila (che aumenta fino a 25 mila euro in presenza di disabili nel nucleo) e un Isee inferiore a 15mila euro.

Il Rem dovrebbe essere poi compatibile anche con il Reddito di cittadinanza. Per chi riceve il secondo, sarà possibile stipulare contratti a termine fino a 30 giorni, rinnovabili per 30 giorni, per un ammontare retributivo massimo di 2mila euro, con datori di lavoro del settore agricolo, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici.

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Decreto Rilancio Gazzetta Ufficiale, le misure per le famiglie

Per tutti i genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio a carico minore di 14 anni, è previsto il diritto di svolgere il lavoro agile da remoto fino al termine dello stato d’emergenza. Anche qui, però, ci sono dei paletti: nel nucleo familiare non deve esserci un altro genitori beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, e non deve essere presente un altro genitore non lavoratore. Inoltre, il provvedimento prevedere una proroga dei congedi parentali fino a un massimo di 30 giorni per i dipendenti del privato con figli di età non superiore ai 12 anni. Per queste persone è stata strutturata un’indennità pari al 50% della retribuzione.

In alternativa, è permesso cumulare il bonus baby sitter da 600 euro già inserito nel Decreto Cura Italia, che con questo nuovo provvedimento diventa di 1200 euro per chi non l’ha ancora ricevuto. Lo stesso bonus può essere speso anche per i centri estivi e per i servizi integrativi all’infanzia.

Arriva poi anche il bonus vacanze: 500 euro per le famiglie composte da tre o più persone, 300 euro per le coppie e 150 euro per i singoli. Per poterne beneficiare, è necessario avere un Isee fino a 40mila euro, e può essere utilizzato nelle strutture ricettive italiane a partire da luglio fino al 31 dicembre 2020.

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Bonus per la riqualificazione della casa

Vengono rinviate a settembre poi circa 22milioni di cartelle esattoriali, e viene posticipata al prossimo anno la consegna di 8,5 milioni di atti di accertamento. Per questi ultimi, viene previsto che gli uffici dell’amministrazione potranno lavorare gli atti entro la fine del 2020. Per le notifiche ci si ripenserà dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2021. All’interno del Decreto, poi, è stato inserito un superbonus del 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica. Tutti gli interventi verdi finanziati con il superbonus dovranno garantire “il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape)”.

La norma del decreto prevede la detrazione per quanto riguarda le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per quelli relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Per questi interventi, in luogo della detrazione, si potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, il quale potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti comprese banche e intermediari finanziari. Questo sconto fiscale (ecobonus e sismabonus) è riconosciuto anche per gli interventi effettuati sulle seconde case, a patto che non siano villette unifamiliari.

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Decreto Rilancio, bonus biciclette e lavoratori

A partire da maggio e fino al 31 dicembre 2020, salvo esaurimento dei fondi (120 milioni) per i residenti delle città metropolitane e dei Comuni con più di 50mila abitanti, è possibile acquistare biciclette, e bike, monopattini elettrici. Poi ancora segway, hoverboard, monowheel o abbonamenti a servizi di sharing (non autovetture) con un bonus che copre il 60% della spesa, ma non può comunque superare i 500 euro, e può essere richiesto una volta sola. Il Decreto inoltre prevede riduzioni delle tariffe per gli abbonamenti annuali, ordinari e integrati, per il trasporto pubblico locale a decorrere dal termine delle misure di contenimento.

Cassa integrazione per altre 9 settimane. I datori di lavoro possono utilizzarla per una durata massima di nove settimane, per il periodo tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020. Solo dopo aver esaurito il periodo concesso, però, potranno ottenere il prolungamento. Una volta utilizzate tutte le 14 settimane, poi, dal 1 settembre al 31 ottobre sarà possibile richiedere, con una nuova proceduta, altre 4 settimane. Solamente per quanto riguarda il settore del turismo, le fiere, i congressi e lo spettacolo queste settimane potranno essere utilizzate anche prima dell’inizio di settembre. Diventa inoltre più veloce la procedura per la Cassa in deroga: il datore di lavoro potrà rivolgersi direttamente all’Inps superando il doppio canale-Inps-Regioni e i relativi rallentamenti.

L’Inps, in 15 giorni dall’arrivo dell’istanza, erogherà un anticipo dell’assegno del 40%. E’ stata inoltre inserita la proroga dello stop ai licenziamenti: le imprese non potranno fare licenziamenti economici individuali e collettivi per altri tre mesi.

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Decreto Rilancio Gazzetta Ufficiale, bonus partite Iva

Si confermano anche per il mese di aprile i 600 euro per i professionisti non iscritti agli ordini, per i co.co.co in gestione separata, per gli artigiani, i commercianti. Per i coltivatori diretti, gli stagionali dei settori del turismo e gli stabilimenti termali, i lavoratori del settore dello spettacolo e i lavoratori agricoli. A maggio, invece, sono riconosciuti ai liberi professionisti titolati di partita Iva che hanno perso almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 mille euro. Lo stesso vale per i co.co.co che hanno cessato il rapporto di lavoro.

Per quanto riguarda invece colf e badanti con uno o più contratti di lavoro e una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, sarà riconosciuta per il mese di aprile e di maggio un’indennità mensile di 500 euro. I lavoratori, però, non devono con il datore del lavoro o beneficiare di altre indennità.

A dispetto di quanto annunciato in precedenza, scatterà a partire dal 16 settembre e non dal 20 maggio la ripresa dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali di fatturato e rientrano nelle filiere maggiormente colpite. Si potrà pagare in unica soluzione o dilazionando il versamento in quattro rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre. Sono inoltre sospesi fino al 31 agosto 2020 i pignoramenti su stipendi, salari e pensioni effettuati dall’agente della riscossione. E’ stata prevista infine la sospensione dei pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento: per i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto, i versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre. >>Tutte le notizie di UrbanPost