Denise Pipitone oggi: esattamente 17 anni fa la piccola di appena 4 anni fu rapita nella strada davanti casa. Era il 1° settembre 2004 e a Mazara del Vallo (Trapani) intorno alle 12 scattò l’allarme. Inutili le ricerche. Come tutti sappiamo nessuno ad oggi conosce la sorte toccata alla bimba. Mamma Piera Maggio e Piero Pulizzi lottano ancora per la verità, dopo che l’unica sospettata del sequestro, Jessica Pulizzi sorellastra di Denise, è stata processata e assolta in via definitiva dalla terribile accusa di sequestro di persona.
Diciassette anni senza Denise Pipitone: un giallo ancora irrisolto
Nel maggio scorso le indagini sul caso sono state riaperte e la famiglia della piccola Denise spera di poter finalmente giungere alla verità, nella ferma convinzione che Denise sia ancora viva. In queste ore si torna a parlare anche di Felice Grieco, la guardia giurata che nell’ottobre successivo al rapimento della piccola vide e filmò una bambina pressoché identica a Denise Pipitone. Indossava un giubbino con cappuccio, aveva accanto una donna dall’apparenza nomade che la chiamava “Danas”. Quel video fece il giro delle tv ma purtroppo non portò alla svolta nel caso.
I rimorsi della guardia giurata che filmò la bimba somigliante a Denise
“Chiamai subito le forze dell’ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c’era seduta Denise”, ricorda oggi a “Morning News” Felice Grieco. Era il 18 ottobre 2004 quando a Milano, all’esterno della banca dove lavorava come guardia giurata, vide una bambina somigliante a Denise Pipitone insieme ad un gruppo Rom. “Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via. Io non ero sicuro che quella bambina fosse Denise”.
Sono passati quasi 17 anni dal giorno dell’avvistamento e Grieco confida a Canale 5 di avere molti rimorsi rispetto a come andarono le cose in quel frangente temporale. “Non ero certo al 100% che si trattasse di Denise Pipitone. Avevo un minimo di dubbio, così chiesi l’autorizzazione di fermare le persone che erano con lei con una scusa, ma mi fu negata. Si trattava di un presunto gruppo di rom che chiedeva la carità”. Gruppo dileguatosi in breve tempo e mai più rintracciato: “Sono spariti da sotto i miei occhi e sono introvabili da 17 anni a questa parte. Rimorsi? Ne ho tanti, avrei potuto agire di testa mia, prendere quella bambina, però avrei dovuto affrontare le conseguenze di quel mio eventuale gesto”.
TUTTO SUL CASO DENISE PIPITONE: CLICCA QUI PER LEGGERE GLI APPROFONDIMENTI DI URBANPOST
“Piera Maggio? L’ho incontrata più volte. Nella prima circostanza ci sono state delle incomprensioni, in quanto, avendo avuto la sua bambina a pochi centimetri lì da me, mi ha accusato, e in tanti mi accusano ancora oggi, di non averla presa e portata in salvo”, aggiunge. (Continua a leggere dopo la foto)
Potrebbe interessarti anche —> Denise Pipitone novità sulle indagini: «Tre segnali importanti», rivelazioni dell’avvocato di Piera Maggio
Iniziativa ‘Accendiamo una luce di speranza per Denise’: la lotta di Piera Maggio continua
“INIZIATIVA ACCENDIAMO UNA LUCE DI SPERANZA PER DENISE