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Denise Pipitone c’è un nuovo testimone, l’avvocato Frazzitta rivela: «Ha fornito quattro elementi finora ignoti»

02/09/2021 17:58 - Aggiornamento 02/09/2021 18:01

Denise Pipitone oggi: un nuovo testimone sarebbe stato sentito nell’ambito delle nuove indagini intraprese riguardo al giallo di Mazara del Vallo. Proprio nel giorno del diciassettesimo triste anniversario del sequestro della piccola di 4 anni, a renderlo noto è stato l’avvocato Giacomo Frazzitta. La persona in questione, di cui per ovvie ragioni non è stata resa nota l’identità, avrebbe rivelato “quattro elementi” che finora erano rimasti ignoti alle forze dell’ordine.

DENISE PIPITONE NUOVO TESTIMONE RIVELA QUATTRO ELEMENTI FINORA IGNOTI

Cosa ha rivelato il nuovo testimone del caso Denise

“Questa persona ha contattato lei lo studio, non l’abbiamo contattata noi seppur i motivi erano differenti, una volta in studio l’abbiamo sentita e ha raccontato delle cose che prima non aveva raccontato e mi chiedo il perché – ha spiegato l’avvocato di Piera Maggio, madre di Denise – Si tratta di elementi meramente indiziari, ma che sicuramente avrebbero fatto bene nel processo principale”.

Dichiarazioni rilasciate dal penalista nel corso dell’incontro svoltosi nella sala La Bruna del collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo in occasione il diciassettesimo anniversario della scomparsa della bambina. Presenti anche il sindaco Salvatore Quinci e il vescovo Domenico Mogavero.

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Il nuovo testimone poi non si sarebbe più fatto vivo, ha aggiunto l’avvocato Frazzitta. Tuttavia l’avvocato ha registrato l’escussione e, come prevede il codice di procedura, presto sarà depositata in Procura a Marsala. “Oggi con l’afflato nazionale e con la presenza di una Procura particolarmente determinata a voler arrivare alla verità le persone devono aprirsi e confidare nella giustizia”, ha aggiunto il legale. La speranza è che chi a Mazara è a conoscenza di informazioni importanti sul rapimento di Denise le vada subito a riferire agli inquirenti. (Continua a leggere dopo la foto)

DENISE PIPITONE NUOVO TESTIMONE RIVELA QUATTRO ELEMENTI FINORA IGNOTI

I sensi di colpa della guardia giurata che filmò la bimba somigliante a Denise 

“Chiamai subito le forze dell’ordine dicendo che probabilmente di fronte a me c’era seduta Denise”, ha ricordato nelle scorse ora a “Morning News” Felice Grieco. Era il 18 ottobre 2004 quando a Milano, all’esterno della banca dove lavorava come guardia giurata, vide una bambina somigliante a Denise Pipitone insieme ad un gruppo Rom. “Tentai di trattenere il gruppo, ma se ne resero conto e andarono via. Io non ero sicuro che quella bambina fosse Denise”.

Sono passati quasi 17 anni dal giorno dell’avvistamento e Grieco ammette di nutrire ancor oggi molti sensi di colpa per non avere bloccato quella bimba in tutto identica a Denise Pipitone. “Non ero certo al 100% – dice – che si trattasse di Denise Pipitone. Avevo un minimo di dubbio, così chiesi l’autorizzazione di fermare le persone che erano con lei con una scusa, ma mi fu negata. Si trattava di un presunto gruppo di rom che chiedeva la carità”. Gruppo dileguatosi in breve tempo e mai più rintracciato: Sono spariti da sotto i miei occhi e sono introvabili da 17 anni a questa parte. Rimorsi? Ne ho tanti, avrei potuto agire di testa mia, prendere quella bambina, però avrei dovuto affrontare le conseguenze di quel mio eventuale gesto”. Potrebbe interessarti anche —> Denise Pipitone, l’ex pm Maria Angioni rinviata a giudizio: lei replica «Non ho certo paura»

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