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Denise Pipitone riaperte le indagini, sentita l’ex pm che indagò sul caso: sospetta fuga notizie coperte da segreto

04/05/2021 11:19 - Aggiornamento 15/06/2021 17:27

Denise Pipitone oggi: riaperte le indagini sul caso della bimba di 4 anni scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004.

La Procura di Marsala ha deciso di tornare ad indagare sul caso alla luce degli ultimi sviluppi mediatici ad esso relativi. Tutto è partito dalla vicenda della ragazza russa Olesya Rostova, appellatasi alla televisione russa per cercare la madre e che per diverse settimane ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso. Piera Maggio, madre di Denise, ha infatti sperato che potesse trattarsi della sua bambina scomparsa, oggi 20enne come Olesya, se ancora in vita. Tutti sappiamo come è andata: Olesya non è Denise, lo ha confermato l’esame del Dna.

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Il caso Olesya Rostova: non tutti i mali vengono per nuocere

Tuttavia il discusso clamore mediatico (e relativa strumentalizzazione della vicenda da parte delle televisioni) ha prodotto anche una conseguenza ‘positiva’. Si è infatti tornati a parlare con frequenza, in Italia, del caso irrisolto di Denise Pipitone. Diversi contenitori televisivi di Rai e Mediaset hanno interpellato la famiglia di Denise per mettere sotto la lente di ingrandimento la miriade di incongruenze e reticenze che dalla prima ora connotarono l’inchiesta.

Nelle scorse settimane proprio mamma Piera si era fatta portavoce di una esplicita richiesta alla magistratura inquirente, affinché riaprisse le indagini e si concentrasse sulle numerose anomalie – a partire dalle testimonianze al processo contro Jessica Pulizzi poi assolta – riscontrate in 17 anni di indagini caratterizzate da omissioni e negligenze (Qui i dettagli). La donna non ha fatto mistero, in una recente intervista a Chi l’ha visto?, di avere avuto da subito forti sospetti nei confronti di Anna Corona, ex moglie del padre di Denise nonché suo attuale compagno, e della figlia Jessica 14enne all’epoca dei fatti.

La Procura di Marsala sta cercando di verificare se all’epoca dei fatti ci furono depistaggi o errori nell’inchiesta. A tal proposito è stata sentita nelle scorse ore, come persone informata sui fatti, la dottoressa Maria Angioni, ex pm che condusse le indagini e oggi giudice presso il Tribunale di Sassari. (Continua dopo la foto)

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Sentita in Procura l’ex pm che indagò sul caso Denise Pipitone

Proprio l’ex pm nei giorni scorsi aveva fatto pesanti dichiarazioni sul caso Pipitone. Durante una intervista rilasciata al programma di Milo Infante “Ore 14”, in onda su Rai 2, aveva usato parole molto dure. Dichiarazioni sul contesto ambientale in cui si trovò ad indagare e sulla non collaborazione dei cittadini di Mazara. L’affondo, poi, lo aveva rivolto alla Polizia giudiziaria che l’affiancò durante le indagini: “Abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo capito che dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo […]”.

“A un certo punto, quando ho avuto la direzione delle indagini, ho fatto finta di smettere di intercettare e poi ho ripreso da capo con forze di polizia diverse, nel disperato tentativo di salvare il salvabile”. Una più che presunta fuga di notizie sottoposte al segreto istruttorio, che potrebbe avere compromesso in maniera concreta la ricerca della verità. Ad oggi infatti nessuno ha idea di cosa 17 anni fa sia accaduto alla piccola Denise.

 Il 5 maggio l’iniziativa “Insieme per Denise”

“Mercoledì 5 maggio dedicheremo l’intera giornata alla nostra Denise Pipitone, con una serie di appuntamenti programmati con emittenti nazionali e una manifestazione serale, anch’essa ripresa e trasmessa a livello nazionale, che a partire dalle 20.30 ci vedrà insieme a Piera Maggio, Piero Pulizzi e l’avvocato Giacomo Frazzitta nella piazza della Repubblica”. Lo ha reso noto il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani), Salvatore Quinci.

Si tratta di un’iniziativa che si svolgerà in forma statica. Il primo cittadino ha poi precisato: “Abbiamo chiamato a raccolta scuole, associazioni e cittadinanza con l’obiettivo di testimoniare la nostra solidarietà a Piera e Piero e per chiedere con forza verità per Denise.Confidiamo nella partecipazione pur nel rispetto delle prescrizioni antiCovid”. Potrebbe interessarti anche —> «Anna Corona era infatuata di me»: la rivelazione inedita di Piera Maggio