Sabato 30 gennaio 2021. Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte si sono concluse ieri le consultazioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale. Il Presidente della Repubblica ha deciso di dare un mandato esplorativo al Presidente della Camera Roberto Fico. Questi sta mettendo a punto l’agenda dei suoi colloqui che si terranno nei prossimi giorni con i partiti politici della maggioranza del governo Conte bis. Intanto sul suo profilo Facebook Alessandro Di Battista minaccia l’addio, dopo la caduta dei veti su Iv. Il Movimento 5 stelle a rischio scissione?
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Di Battista M5s verso la scissione?: «Se hanno cambiato idea su Renzi, arrivederci e grazie»
Subito dopo le consultazioni al Colle, deputati e senatori del M5s hanno diffuso comunicati e note di appoggio alla linea espressa dal capo politico reggente. «No ai veti, il Paese non se lo può permettere», è stata la linea condivisa dalla maggior parte dei grillini, che ha manifestato pieno sostegno a Conte. Anche se questo vuol dire riaprire il dialogo con Renzi. Sul fronte opposto l’ex deputato Alessandro Di Battista che sui social ha precisato ancora una volta di non voler “scendere a patti” con il leader di Italia Matteo Renzi.
«Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista»
Sul suo profilo Facebook Di Battista ha scritto: «Il 12 gennaio scorso condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: ‘Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti’».
E ancora: «Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie». Leggi anche l’articolo —> Di Battista contro Renzi, i grillini si spaccano: “Mai più”, M5s verso la scissione?