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Di Maio si scusa con l’ex sindaco Uggetti, Renzi: «Qualcosa sta davvero cambiando»

28/05/2021 10:40 - Aggiornamento 28/05/2021 10:48

Luigi Di Maio si scusa in una lettera a “Il Foglio” sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, nel 2016. «È giusto che in questa sede io esprima le mie scuse», ha scritto il ministro degli Affari Esteri. «Ricordo bene quei giorni in cui la notizia dell’arresto portò diversi partiti italiani a chiederne le dimissioni. Nella stessa piazza, e nello stesso weekend prima il Movimento 5 stelle con la mia presenza e il giorno dopo la Lega di Matteo Salvini, con Calderoli, organizzarono dei sit-in contro il dottor Uggetti fino a spingerlo, un mese dopo l’arresto, alle dimissioni. Con gli occhi di oggi ho guardato con molta attenzione ai fatti di cinque anni fa. L’arresto era senz’altro un fatto grave in sé, che allora portò tutte le forze politiche a dare battaglia contro l’ex sindaco. Ma le modalità con cui lo abbiamo fatto, anche alla luce dell’assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli», ha spiegato l’ex leader dei grillini.

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di maio Uggetti

Di Maio si scusa con l’ex sindaco Uggetti, Renzi: «Qualcosa sta davvero cambiando»

Luigi Di Maio si scusa con l’ex sindaco di Lodi e lo fa in una lettera aperta pubblicata su “Il Foglio”. Un gesto eloquente, che come sottolinea Antonio Polito del “Corriere” sembra “seppellire” la collaborazione con “Il Fatto Quotidiano”. «Sono fortemente convinto che chi si candida a rappresentare le istituzioni abbia il dovere di mostrarsi sempre trasparente nei confronti dei cittadini, e che la cosiddetta questione morale non possa essere sacrificata sull’altare di un ‘cieco’ garantismo», ha scritto Di Maio. Secondo il ministro degli Affari Esteri «il punto qui» è «l’utilizzo della gogna come strumento di campagna elettorale» giacché «tutte le forze politiche avevano il diritto di chiedere le dimissioni del sindaco, ma campagne social, i sit-in di piazza, insinuazioni, utilizzo di frasi al condizionale che suonano come indicative, con il senno di poi, credo siano stati profondamente sbagliati».

«Una cosa è la legittima richiesta politica, altro è l’imbarbarimento del dibattito, associato ai temi giudiziari. Un atteggiamento mediatico e pubblico che ha contagiato molte forze politiche in quegli anni, basti pensare ai giorni in cui Virginia Raggi finì al centro di inchieste giudiziarie, che di recente hanno visto una totale assoluzione per la prima cittadina, e alle posizioni assunte da alcuni partiti che si sono sempre definiti garantisti, salvo che con lei. Penso, ancora, al caso Tempa Rossa che coinvolse Federica Guidi, penso ai casi di diversi sindaci italiani, penso al caso Eni», ha insistito Di Maio. «Per me esiste il diritto della politica di muovere le sue legittime critiche e richieste, ma allo stesso tempo esiste il diritto delle persone di vedere rispettata la propria dignità fino a sentenza definitiva e anche successivamente. I diritti, appunto, sono diritti e in quanto tali vanno rispettati; allo stesso modo ogni soggetto politico ha il dovere di dissipare ogni ombra sul suo operato senza mai nascondersi dietro a silenzi o scorciatoie mediatiche, soprattutto se sono la stampa e l’opinione pubblica a chiederne conto», ha concluso il politico campano.

Uggetti: «Devo ragionarci bene prima di commentare»

A pochi minuti dalla pubblicazione della lettera su “Il Foglio” il tweet di Matteo Renzi, leader di Italia Viva: «Cinque anni dopo Di Maio si scusa. Pubblicamente. Creando un “clima infame” hanno vinto le amministrative 2016. Ma adesso si scusano, segno che qualcosa sta davvero cambiando. Meglio tardi che mai», ha sottolineato l’ex sindaco di Firenze. «Ho letto la dichiarazione di Di Maio nei miei confronti ma, su quanto detto, devo ragionarci bene prima di commentare». Questo invece il commento lapidario dell’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti. Leggi anche l’articolo —> Draghi al Quirinale? C’è chi dice no: “Nessuno toccherebbe più palla per anni”

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