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“Dimartedì”, scontro duro tra Di Battista e Abete: «Senza Draghi ci sarebbero le cavallette…»

16/02/2022 12:05 - Aggiornamento 16/02/2022 13:58

Duro confronto al programma in onda su «La7» «Dimartedì» tra l’ex deputato del M5s, Alessandro Di Battista, e Luigi Abete, presidente onorario della Luiss Guido Carli. Oggetto della querelle l’esecutivo Draghi su cui l’attivista italiano è stato, come dire, lapidario: «Questo è un governo dell’assembramento dove tutti stanno essenzialmente per provare a farsi vedere e per mettere i loro deretani, spesso flaccidi, su poltrone governative. È nato all’insegna del motto ‘non togliere ma dare agli italiani’ e oggi invece i conti della stragrande maggioranza degli italiani sono decisamente prosciugati rispetto a un anno fa», l’osservazione mordace dell’ex pentastellato.

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di battista abete

“Dimartedì”, scontro duro tra Di Battista e Abete «Senza Draghi ci sarebbero le cavallette…»

Luigi Abete si è sentito subito di ribattere: «Secondo me, abbiamo fatto bene a fare questo governo. Ma certamente questo non significa affidare al presidente del Consiglio una capacità magica di risolvere tutti i problemi, perché Mandrake, grazie al cielo, non esiste. Draghi però ci dà una stabilità percepita». «Mandrake non esiste? Verissimo. Il problema è che Draghi è stato descritto da gran parte della stampa come un Mandrake e un Messia arrivato dal cielo. Fondamentalmente è stato descritto in maniera vergognosa», ha replicato Di Battista. «Immaginiamo come sarebbe oggi il Paese se non avessimo il governo Draghi. Non è che solo l’Italia soffre dell’inflazione, della crisi del gas, del rischio delle materie prime. Sono rischi che stanno soffrendo tutti i Paesi», ha risposto l’ex presidente della Banca Nazionale del Lavoro. Di Battista però non ha mollato e con sarcasmo ha detto: «Beh… Ci sarebbero le cavallette senza Draghi. Non so, le piaghe d’Egitto, la morte collettiva». «Ma che c’entra?», la risposta stizzita di Abete.

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«Ci sono andato. Io ci vivo nella periferia»

«La verità è che quell’uomo così capace di risolvere i problemi è così importante che gran parte dell’establishment lo voleva al Quirinale per i prossimi 7 anni e non è stato eletto presidente della Repubblica dal Parlamento», ha spiegato poi l’ex deputato del M5s. Abete non si è fatto intimorire:
«Senza Draghi avremmo avuto la crisi sociale ed economica». «Vada a dirlo a chi vive nelle periferie», ha risposto a muso duro Di Battista. «Ci sono andato. Io ci vivo nella periferia», la replica tranchant dell’imprenditore. Leggi anche l’articolo —> Paragone torna ad attaccare Draghi: “Pnrr? Tutte fandonie, lui qui solo per un motivo”

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