Il 6 agosto del 1994 moriva a Lampedusa il cantante italiano più conosciuto al mondo, Domenico Modugno. Il cantante, attore, compositore e chitarrista, originario di Polignano a Mare (Bari) incise nella sua carriera oltre 230 canzoni. Modugno inoltre fu protagonista di circa 38 pellicole cinematografiche e 7 per la televisione, recitò in 13 spettacoli teatrali e presenta alcuni importanti programmi televisivi. Vince quattro Festival di Sanremo, il primo dei quali nel 1958 con “Nel blu dipinto di blu” in duetto con Johnny Dorelli, è un trionfo.
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Domenica Modugno, 26 anni dopo la sua morte
Il successo di “Nel blu dipinto di blu”, conosciuta anche come “Volare” ebbe un successo planetario. Ancora oggi se ti dovesse capitare di dire di essere italiano all’estero, qualcuno intonerebbe il famoso motivetto. La canzone si classificò terza all’Eurovision Song Contest e vinse tre Grammy Award come Disco dell’anno, Canzone dell’anno e come Miglior interprete. Il successo lo porta ad iniziare un tour in America dove viene soprannominato “Mr. Volare”. Si tratta dell’unico brano nella storia della musica italiana a scalare la vetta della hit parade statunitense e a rimanerci per tredici settimane.
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Domenico Modugno, 26esimo anniversario della sua scomparsa
Il 12 giugno del 1984, a causa del fumo eccessivo fu colpito da un ictus mentre registrava “La luce nel pozzo”, un programma di Mediaset. Le conseguenze non furono facili, ebbe numerosi problemi fisici, una parte del corpo restò paralizzata ed ebbe bisogno di numerose sedute e mesi di riabilitazione fisica. Inoltre l’ictus gli compromise la facoltà di articolazione delle parole. Negli ultimi anni di vita si impegnò in politica, a favore dei diritti civili, diventando deputato del Partito Radicale.