A partire da oggi molte Regioni cambiano il colore che definisce la fascia di rischio del loro territorio. Tra tutte, solamente l’Abruzzo è ancora zona rossa. Le vere restrizioni, però, sono state pensate per i giorni di festività: a partire dal 21 dicembre, infatti, entrerà in vigore Dpcm studiato proprio per Natale, una serie di misure studiate per evitare di dover affrontare una terza ondata di coronavirus. E proprio per questo il Ministero dell’Interno ha già avvertito: verrano stanziati una serie di controlli mirati e sarà aumentata la vigilanza sulle strade e nelle stazioni, così da verificare che non ci siano violazioni.
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Dpcm Natale, 70 mila agenti sulle strade italiane
Verrano schierati circa 70mila agenti in quelle giornate, pronti a trovare tutti coloro che vorranno raggirare le regole restrittive messe in atto dal Dpcm di Natale. E’ stato comunicato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista. La necessità è quella di far rispettare al massimo le regole, così da poter evitare una terza ondata di contagi da Coronavirus. “Sarà un Natale di sacrifici, dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni, oltre che tra Regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, dal Natale, tutti insieme”, ha affermato Lamorgese.
Gli agenti, ha poi spiegato, non si occuperanno solamente di verificare gli spostamenti dei cittadini, ma saranno impiegati anche nei controlli alle attività commerciali. “Interverranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperti i negozi, lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non far entrare più persone nello stesso momento”, ha sottolineato.
Lamorgese: “Sarà un Natale di sacrifici”
Il capo del gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, inoltre, ha già inoltrato ai prefetti d’Italia un documento con tutte le linee guida per l’applicazione delle regole contenute nel Dpcm di Natale, quello presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo scorso 3 dicembre. L’obiettivo è sempre lo stesso: riuscire a evitare la terza ondata di contagi da coronavirus. Nel testo, infatti, si sottolinea che le norme più restrittive sono necessarie al “perseguimento di una generale finalità di contenimento e di limitazione delle occasioni di diffusione del contagio”. Soprattuto, si parla del “periodo temporale correlato alle festività natalizie, tradizionalmente caratterizzato, in condizioni di normalità, da significativi spostamenti di persone sul territorio nazionale”. >> Tutte le notizie di UrbanPost