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Draghi – Casellati siparietto al Senato: «Che è? La presidente mi toglie la parola?» [VIDEO]

24/06/2021 17:33 - Aggiornamento 24/06/2021 17:40

«Che è? Forse la presidente mi sta togliendo la parola…». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi sorridendo in Aula al Senato, durante la replica. Come già accaduto nel corso di altri eventi pubblici l’ex numero uno della Bce si è concesso il lusso di una battuta, indirizzata stavolta alla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un siparietto che non è sfuggito agli utenti sui social.

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draghi Casellati

Draghi Casellati siparietto al Senato: «Che è? La presidente mi toglie la parola?»

Un sibilo disturba l’intervento al Senato del premier Mario Draghi nell’intervento al Senato. Ma il problema tecnico non è un ‘sabotaggio’ della presidente Casellati, come lui stesso con sarcasmo ipotizza: «Che è? Forse la presidente mi sta togliendo la parola, ho parlato troppo…», ha detto il presidente del Consiglio ammiccando un sorriso e suscitando l’ilarità dei presenti. «Non mi permetterei, presidente», la replica puntuale di Elisabetta Alberti Casellati, che aggiunge: «Credo ci siano alcuni microfoni aperti». Uno scambio di battute che stempera la tensione al Senato dove si è discusso di temi importanti come la questione del Ddl Zan e l’ingerenza della Santa Sede. Il premier con la sua solita franchezza ha detto a tal proposito: «L’Italia è uno stato laico. Il Parlamento è sempre libero di discutere. Il nostro ordinamento contiene tutte garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il concordato». E ancora: «Il governo non entra nel merito della discussione. Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo». Dichiarazioni forti che sembrano chiudere la spinosa vicenda.

draghi Casellati

La posizione sul Ddl Zan, gli utenti su Twitter “Super Mario la tocca pianissimo come sempre”

Qualcuno su Twitter, con humor, rimarca come “Super Mario l’abbia toccata piano anche stavolta”. Proprio come aveva fatto nei mesi scorsi con Erdogan, definendo un dittatore. Anche allora senza peli sulla lingua Draghi aveva preso posizione sul “sofà gate” dicendo: «Non condivido assolutamente il comportamento del presidente turco Erdogan e le sue posizioni, credo che quello avuto con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sia stato un comportamento non appropriato. Mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che von der Leyen ha dovuto subire. Con questi dittatori, chiamiamoli per quello che sono, di cui però si ha bisogno, uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di comportamento e vedute e pronto a cooperare, più che a collaborare, per assicurare gli interessi del proprio Paese. Bisogna trovare l’equilibrio giusto». Leggi anche l’articolo —> Mario Draghi piace a tutti: la chiave del suo successo è la concretezza