Draghi Macron incontro a Marsiglia – Venerdì 3 settembre 2021. Alla vigilia del suo 74esimo compleanno il premier Mario Draghi ha trascorso un’intensa giornata di lavoro. Prima il Consiglio dei ministri per fare una sintesi delle ultime decisioni prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, riflettendo soprattutto su Green Pass e trasporti; poi la conferenza stampa, infine la cena di lavoro in Francia col premier Macron per discutere della situazione in Afghanistan.
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Draghi da Macron prima del G20: intesa su Libia, Ue e Afghanistan. Cos’è il “patto di Marsiglia”
Un incontro quello tra Draghi e Macron avvenuto a Marsiglia, in un meraviglioso ristorante sul mare (pluristellato, ovviamente), “Le Petit Nice”. I fotografi hanno immortalato i due nella stradina che conduceva all’ingresso del locale. Atmosfera distesa: abbracci ripetuti, sorrisi, una certa complicità. La stessa sintonia, anzi forse un tantino accresciuta, che avevamo visto durante il G7 in Cornovaglia. Macron con ampi gesti del braccio ha mostrato orgoglioso ad un attento Mario Draghi lo spettacolo incredibile del mare dalla “Corniche” di Marsiglia. Una delizia, come saprà bene, chi è stato in quei posti. «Di cosa parleremo? Del futuro», aveva detto Macron sorridendo alla stampa. L’atmosfera serena era, è evidente, in netto contrasto con i temi forti da affrontare a tavola: la presa di Kabul dei talebani, i rifugiati, l’imminente G20. E ancora il traffico di stupefacenti, la crisi della scuola, la violenza nei confronti delle donne, tutte problematiche con cui sta facendo i conti oggi il paese dopo il ritiro scomposto delle truppe americane.
«Siamo qui per parlare di futuro», non solo sintonia sul piano politico, ma anche stima reciproca tra i due
«Siamo qui per parlare di Afghanistan, poi dobbiamo parlare del prossimo Consiglio Ue e preparare la presidenza francese. Affronteremo questioni bilaterali, migratorie, si parlerà di futuro», aveva annunciato detto Macron ai pochi giornalisti ammessi dalla sicurezza dell’Eliseo davanti all’ingresso del ristorante, in una Marsiglia blindata. Ed è stato un incontro significativo per tanti versi. In primo luogo perché ha sottolineato che Italia e Francia sono tornate a vederla allo stesso su tante cose: non soltanto sull’accoglienza degli Afghani. Tra Draghi e Macron c’è piena intesa sul piano politico e diplomatico, ma anche una forte stima reciproca personale, che sarà decisiva per le sorti dell’Europa. I due hanno parlato anche della questione Libia: entrambi sono convinti che l’obiettivo primario resti la stabilizzazione del Paese.
Draghi Macron incontro a Marsiglia: «Conversazione completa, a tutto tondo»
Sul G20, che dovrebbe aver luogo entro la fine di settembre, Draghi si era espresso già nel corso della conferenza stampa a Roma, alla vigilia del viaggio in Francia, specificando però che non esiste una road map: «Io credo che dopo l’assemblea dell’Onu il G20 si farà, parleremo con il presidente cinese. Anche se questo non è il momento in cui qualcuno può dire di avere delle strategie chiare, tutti stanno parlando e riflettendo, nessuno ha delle mappe». E ancora: «La cosa più importante adesso è parlare con gli afgani e impegnarsi sul fronte umanitario: è l’unica cosa che possiamo fare ora». Anche lui, come Macron, aveva rilasciato delle dichiarazioni sul subitaneo incontro: «Sarà una conversazione completa, a tutto tondo». E non c’è dubbio che il patto “marsigliese”, come l’ha già ribattezzato la stampa, arrivi in un momento cruciale: la difesa di un G20 straordinario sulla crisi afghana che al momento appare “imbrigliato”. Leggi anche l’articolo –> Brunetta e le novità nella Pa: «Grazie a Draghi l’Italia sta vivendo un boom economico»