Nel giorno che precede il suo onomastico (forse per avere qualcosa da festeggiare) il premier Draghi “ha fatto il giro” dei palazzi. Il banchiere “prestato alla politica” è salito prima al Quirinale per vedere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, poi ha avuto un incontro con il presidente della Camera Roberto Fico a Montecitorio; infine un faccia a faccia con la ministra Marta Cartabia. Quello con il capo dello stato sarebbe stato un colloquio incentrato sugli adempimenti relativi alle attività di governo, almeno questa è la versione ufficiale. C’è chi scommette però che si sia parlato molto della partita del Colle. Irrealistico che «Super Mario» (soprannome a lui sgradito, come tutti gli altri del resto) abbia esordito dicendo “Ma qualcuno ha chiesto di me?”, tuttavia è abbastanza verosimile che l’ex governatore di Bankitalia abbia voluto sondare il terreno.
leggi anche l’articolo —> Elezioni del presidente della Repubblica: ogni 12 minuti voteranno in 50
Italia verso le elezioni anticipate? Draghi fa il giro dei palazzi | Retroscena “caldo” sul Quirinale
Negli ultimi giorni Mario Draghi, che resta super favorito nei sondaggi nella corsa al Quirinale, è sparito dai radar, si è tenuto lontano dai retroscena. Col suo solito passo felpato però si starebbe interessando al delicato match: il dietrofront del Cavaliere non farebbe altro che spianargli la strada. A gonfiare le vele dell’ex numero uno della Bce anche la notizia arrivata in serata di Gianni Letta (zio di Enrico), che ha chiarito ai giornalisti di non essere il candidato del centrodestra. «Ma per carità», le parole dell’uomo di fiducia di Berlusconi. A “guastare la festa” di Draghi ci sarebbero però le ultime dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini (definito da alcuni il «King maker»): «Posso solo ripetere la mia convinzione, che non penso sia solo la mia: averlo a Palazzo Chigi, da italiano, mi rassicura. Poi io non sono padrone del destino di nessuno».
La posizione del centrodestra: chi tifa per il banchiere
Dietro però l’avvertimento del segretario del Carroccio non si nasconderebbe soltanto il timore per la messa a punto del Pnrr, ma anche la paura di andare alle urne, proprio adesso che il suo partito ha perso consensi. Lo stesso timore, tra l’altro, del M5s in fibrillazione per le sorti dell’economista. Chi invece sarebbe favorevole al voto anticipato resta Giorgia Meloni di Fratelli di Italia, che sulla candidatura di Draghi ha già messo le mani avanti: «Se significa un altro governo e una legge proporzionale per avere l’inciucio a vita, allora no». Anche ad Enrico Letta non dispiacerebbe vedere Draghi al Colle, benché nel Pd ci siano pareri discordanti su questo. Insomma molto dipenderà dalle mosse del premier, dall’atteggiamento di Berlusconi e dai “passi falsi” del centrodestra, che per la prima volta può incidere nell’elezione del capo dello Stato.
Draghi al Quirinale nel 2022: la “ricostruzione” sull’incontro con Fico: Cartabia pronta a sostituirlo a Palazzo Chigi?
Vi starete chiedendo: “Ma quindi, cosa si son detti Draghi e Mattarella?”. Eh, dal Palazzo nulla trapela. I muri del Quirinale pare non abbiano le orecchie e nessuno ha avuto l’ardire di sbirciare dal buco della serratura. C’è uno scenario però che si fa spazio: Mario Draghi che lascia il testimone a Marta Cartabia, da in pole position per ereditare la guida del governo. Questo spiegherebbe il confronto con Mattarella e quello di fine giornata con la Guardasigilli. Secondo questa logica anche la visita a Fico avrebbe senso: lo staff di Montecitorio ha descritto il colloquio come “consueto incontro istituzionale”, ma ricostruzioni parlano d’altro: in ambienti parlamentari pentastellati qualcuno vede in Fico una possibile figura ponte dentro il Movimento, dal momento che Giuseppe Conte (che per ora continua ad insistere sull’idea di eleggere una donna al Quirinale), non appare particolarmente favorevole all’ipotesi di Draghi al Colle. Leggi anche l’articolo —> Quirinale, Sgarbi: “Berlusconi triste, operazione si è fermata oggettivamente”