Vai al contenuto

È morto Christo, l’artista che impacchettava il mondo: aveva 84 anni

01/06/2020 08:20 - Aggiornamento 01/06/2020 08:28

È morto Christo Vladimirov Javacheff, artista noto come Christo. A darne notizia la pagina Facebook Christo and Jeanne-Claude Official. Secondo le prime indiscrezioni l’artista, che nel 2016 aveva realizzato l’opera The Floating Piers nelle acque del Lago d’Iseo, si è spento ieri, domenica 31 maggio, nella sua casa di New York City per cause naturali. Aveva 84 anni.

leggi anche —> Luis Sepúlveda frasi, le più belle citazioni dai suoi libri

Christo

È morto Christo, l’artista che impacchettava il mondo

Nato a Gabrovo, in Bulgaria, il 13 giugno 1935, dall’unione di Vladimir Yavachev, imprenditore, e Tsveta Dimitrova, segretaria dell’Accademia di Belle Arti di Sofia, Christo Vladimirov Javacheff ha intrapreso i primi studi nella capitale bulgara, poi nel ’56 il trasferimento a Praga. L’anno successivo l’artista riuscì a sfuggire dal regime del blocco comunista arrivando in Austria. Seguiranno soggiorni a Vienna, Ginevra, infine Parigi. Qui, in Francia, l’incontro con Jeanne-Claude Denat de Guillebon (morta il 18 novembre del 2009), quella che sarebbe diventata la moglie, ma anche la compagna nella creazione di opere d’arte. Erano nati lo stesso giorno. Innamorati insieme hanno lavorato tutta la vita convinti che l’arte potesse avere un peso decisivo per ridisegnare l’architettura urbana.

Christo

Nel 2016 la realizzazione del ‘The Floating Piers’ sul lago d’Iseo

Con il suo stile inconfondibile Christo ha realizzato dipinti astratti decisamente originali. L’arte sua consisteva in impacchettamenti di oggetti (bottiglie, cartoni, tavoli…) o di modelli viventi nella tela o nella plastica. “Christo e Jeanne-Claude hanno sempre detto chiaramente che la loro arte sarebbe dovuta continuare dopo la loro morte. L’Arc de Triomphe Wrapped resta in programma per il 18 settembre-3 ottobre 2021”, si legge sul profilo Twitter ufficiale. Un omaggio alla città di Parigi, che gli ha dato moltissimo: nella capitale francese ha avuto inizio la sua storia d’amore con Jeanne-Claude e sempre nella metropoli ha cominciato ad ottenere i primi riconoscimenti artistici. Tra le sue opere più famose il Reichstag di Berlino, impacchettato con tessuto argentato, e The Gates, il percorso all’interno di Central Park, a New York, realizzato con materiale arancione. “L’arte perde oggi un grande protagonista che ha amato l’Italia e che ha stupito il mondo con opere che sapevano rendere spettacolari i paesaggi e le bellezze naturali. Ricordo di aver ‘camminato sull’acqua insieme a Christo’ sul lago di Iseo. Un momento emozionante”, il commento a caldo del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini. leggi anche —> Franca Valeri a ruota libera: carriera, passioni e quel «trauma» infantile mai detto

christo