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Elena Ceste, la figlia Elisa Buoninconti vorrebbe cambiare cognome

23/08/2020 09:00

Caso Elena Ceste, la figlia maggiore Elisa Buoninconti vorrebbe cambiare cognome. A riportare in esclusiva le sue parole è il settimanale Giallo. “Ci sono momenti in cui vorrei solo cambiare cognome, così da potermi lasciare tutto alle spalle!

elisa buoninconti vuole cambiare cognome

Elisa Buoninconti vorrebbe cambiare il suo cognome

Lei, la più grande dei quattro figli di Elena e Michele, non ha – così come i suoi fratelli – voluto più avere contatto alcuno con il padre, condannato a 30 anni di reclusione per avere ucciso la moglie. Dal giorno del suo arresto (era il 29 gennaio 2015) Michele è stato come ripudiato dai figli, che non credono alla sua proclamata innocenza.

Elisa Buoninconti (Foto dal settimanale Giallo)

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Infangata la memoria di Elena Ceste: le parole della figlia

Ad aver indignato la famiglia Ceste le recenti mosse difensive dell’ex vigile del fuoco, che ha incaricato un nuovo pool difensivo di lavorare per riuscire ad ottenere la revisione del processo e farlo uscire dal carcere. Come? Puntando i riflettori sulla vita privata della 37enne morta a Costigliole d’Asti il 24 gennaio 2014. L’ipotesi è che sia stata uccisa da uno degli uomini con i quali Elena avrebbe intrattenuto una relazione segreta extraconiugale, poi scoperta da Michele Buoninconti che, secondo la ricostruzione delle sentenze, per questo motivo l’avrebbe uccisa.

MICHELE BUONINCONTI

«Il killer di Elena è l’uomo della Golf»

“Il killer di Elena è l’uomo della Golf”, si legge su Giallo che cita le parole del pool difensivo di Buoninconti. Si tratterebbe di un muratore con il quale la donna avrebbe avuto una tenera amicizia, stando invece alla versione data dal settimanale diretto da Andrea Biavardi. Un uomo che già all’epoca dei fatti, in quanto segnalato da Buoninconti, era stato oggetto di attenzioni da parte della magistratura inquirente ma poi risultato essere totalmente estraneo alla vicenda. Il muratore avrebbe ucciso Elena per gelosia, ma la mattina del 24 gennaio secondo gli inquirenti era al lavoro. Di diverso avviso il pool di Michele Buoninconti, che invece sostiene di avere le prove del fatto che l’uomo in questione sarebbe sprovvisto di un alibi per quel giorno.

Avere riportato alla luce questi terribili fatti sta certamente logorando la famiglia Ceste, che reputa si stia infangando la reputazione della donna. Che non può più replicare a certe pesanti accuse. Potrebbe interessarti anche —> Elena Ceste uccisa da un amante geloso? Bruzzone: «Ennesima ipotesi infondata»