Manca circa un mese all’elezione del nuovo presidente della Repubblica e ormai la domanda rimbomba ovunque: chi sarà? La corsa al Quirinale è ancora tutta da decidere, e fattori esterni come la pandemia potrebbero incidere notevolmente. Non solo: l’elezione arriva in un momento storico, e soprattutto politico, caratterizzato da un Gruppo misto che raccoglie più differenze che similitudini. E anche questo potrebbe non essere un buon punto di partenza. Nonostante tutto, però, alcuni nomi aleggiano tra i Palazzoni romani.
Elezione nuovo presidente della Repubblica: i possibili candidati
La situazione è molto complessa, e manca meno di una settimana all’invio della lettera di convocazione del presidente della Camera Roberto Fico. Dopodiché i grandi elettori si riuniranno a partire da metà gennaio. Certamente, la tentazione di andare su un nome sicuro come quello di Mario Draghi è evidente. Questo nonostante l’attuale Premier abbia dichiarato di non aspirare al Colle, anche se contemporaneamente ha voluto sottolineare che il lavoro sul Pnrr può andare avanti anche senza di lui. Cosa significa? Che se a Draghi venisse chiesto di diventare il nuovo presidente della Repubblica, insomma, di certo non direbbe di no. Il problema, però, è che proporlo implicherebbe la necessità di trovare un accordo per arrivare comunque a fine legislatura con un governo che non solo perderebbe il suo capo, ma che sopratutto si troverebbe in balia del caos.
L’unica alternativa sarebbe andare a elezioni anticipate, e nemmeno questa sarebbe l’idea migliore durante una pandemia e la messa a terra dei progetti del Pnrr.
Oltre a quello di Mario Draghi, comunque, ci sono altri nomi sul tavolo. Bisogna ribadirlo: per capire chi sarà il nuovo presidente della Repubblica non ci resta che aspettare. Nonostante questo, però, alcune previsioni si possono fare. Il centrodestra, infatti, sembra convinto nel voler candidare il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il quale ha sottolineato che questa è la sua occasione e non ha alcuna intenzione di lasciarsela scappare. Insomma, ci proverà in tutti i modi, anche se il Movimento 5 Stelle e Italia Viva hanno già fatto sapere che non voteranno per lui.
ARTICOLO | Super Green Pass, guerra al Cdm: M5s e Lega si oppongono a Draghi (prove per il Quirinale?)
ARTICOLO | Mascherine Ffp2, via libera al prezzo calmierato: ecco quanto costeranno
Gli altri nomi in ballo
La ruota però non gira solo attorno a Mario Draghi e Silvio Berlusconi. I loro sono semplicemente i nomi sui quali si è discusso di più. Gli altri, infatti, sono più o meno nascosti, ma esistono. Si parla, per esempio, dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, un uomo consapevole di avere più di una chance e che proprio per questo tiene nascosta la sua possibile candidatura. C’è poi Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio, giudice costituzionale che in passato è già stato più volte accostato al Quirinale. Tra l’altro, Amato era già stato il candidato di Berlusconi quando fu eletto Sergio Mattarella.
Un po’ più in dubbio, poi, rimangono Paolo Gentiloni, che pare non voglia lasciare il suo ruolo in Commissione Ue, e David Sassoli. Infine, c’è la “questione donna”. Eleggere una donna nel ruolo di presidente della Repubblica ci farebbe sicuramente apparire di buon occhio a livello internazionale. Non a caso, infatti, da settimane si sente ripetere che “è tempo di una donna al Quirinale”. Per questo pare che Berlusconi stia preparando la candidatura della presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati nel caso la sua dovesse infrangersi prima del tempo. Si parla, poi, di Emma Bonino e Rosy Bindi, anche se sembrano rimanere più sullo sfondo. Infine, un altro nome che è emerso nel corso dei mesi come papabile nuovo presidente della Repubblica è quello di Marta Cartabia, attuale ministro della Giustizia. Cartabia, infatti, potrebbe sorprendere e mettere d’accordo molti più elettori di quanto si possa pensare. >> Tutte le notizie di UrbanPost