Alberto Livoni, l’operatore umanitario emiliano arrestato in Etiopia lo scorso sabato, è stato liberato. A riportare la notizia è l’associazione Volontariato internazionale per lo sviluppo per la quale Livoni era ad Addis Abeba. L’operatore è stato accusato di aver finanziato un movimento terroristico locale, e con lui sono finiti in cella altri due cooperanti.
Alberto Livoni è stato liberato in Etiopia
“Finalmente siamo lieti di comunicare il rilascio del nostro collega Alberto Livoni, trattenuto in stato di fermo in Etiopia negli scorsi giorni. L’operazione condotta dall’Ambasciata Italiana in Etiopia, a cui va il nostro ringraziamento per l’instancabile impegno, ha portato oggi a rilasciare l’operatore VIS italiano in buone condizioni”, ha scritto l’organizzazione Volontariato internazionale per lo sviluppo sul proprio sito. Nel comunicato, poi, si legge che ora l’associazione resta “in apprensione per i due operatori VIS locali ancora trattenuti in stato di fermo. Continuiamo a seguire la loro situazione auspicando anche per loro l’immediato rilascio”.
Alberto Livoni era stato arrestato lo scorso sabato dalle forze di sicurezza mentre si trovava nella sua abitazione ad Addis Abeba. Secondo quanto riportato da media locali, le autorità stavano svolgendo degli accertamenti rispetto al cooperate e al perché potesse aver ceduto circa 20mila dollari a una persona. A oggi ancora non è stata formalizzata ancora nessuna accusa, ma gli inquirenti sospettavano che il denaro potesse essere stato utilizzato per aiutare non solo dei profughi, ma anche i militanti del Fronte popolare di liberazione del Tigrè che stanno tentando la conquista della capitale dell’Etiopia. >> Tutte le notizie di UrbanPost
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