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Eutanasia legale, parte la raccolta delle firme a Bologna: “Liberi fino alla fine”

01/07/2021 11:54

Lo scorso mese l’Associazione Luca Coscioni, con una conferenza stampa alla Camera, ha annunciato la raccolta delle firme per ottenere una legge sull’eutanasia legale. L’iniziativa ha avuto inizio il 17 giugno: sono stati allestiti alcuni stand a Roma e a Milano. Adesso i cittadini di molte città italiane potranno firmare il referendum per l’eutanasia.

eutanasia legale firme
eutanasia legale raccolta firme (da i0.wp.com)

Eutanasia legale: quanto dura la raccolta delle firme

I casi di Mario e Daniela sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lui, tetraplegico e immobile da dieci anni dopo un incidente stradale. Lei, scomparsa il 5 giugno per un tumore al pancreas del tutto incurabile. Due persone che hanno avuto a che fare con atroci sofferenze. Filomena Gallo, la segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, ha affermato: “Il Parlamento ignora i tempi di una persona malata che chiede di smettere di soffrire”. Dopo queste vicende e ribadendo il motto “liberi fino alla fine”, l’Associazione ha lanciato un referendum. Da tutta Italia i cittadini potranno esprimere la loro opinione sul tema dell’eutanasia.

La raccolta delle firme durerà ben quattro mesi, anziché tre. Infatti l’associazione ha presentato il referendum prima del 15 maggio e grazie al decreto legge sulle Riaperture durerà 4 mesi invece che 3. Il 17 giugno hanno aperto i primi tavoli per la raccolta delle firme. In Largo Argentina a Roma e a Milano, all’angolo tra Corso Garibaldi e via Statuto. Da ieri, 30 giugno 2021, i banchetti saranno allestiti in tutta Italia. L’obiettivo è raggiungere quota 500mila firme entro il 30 settembre da presentare in Cassazione.

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Eutanasia legale firme anche a Bologna

Da oggi anche la città di Bologna partecipa all’iniziativa. Saranno allestiti infatti alcuni banchetti in via Rizzoli (all’altezza del civici 3 e 7b) e all’Urp in Piazza Maggiore. “I diritti civili non possono mai essere abbandonati, ma devono continuare a camminare attraverso l‘impegno di chi prende parte a queste battaglie. Questa raccolta referendaria è più che importante, perché la dignità di ogni uomo rimane alla base di tutto”. Così ha sottolineato l’importanza di una firma Marina Mengherelli, membro del consiglio generale dell’associazione e moglie del medico Carlo Flamigni. La senatrice M5s Michela Montevecchi ha dato la sua disponibilità, mettendosi a disposizione per autenticare le firme.>>Tutte le notizie