Ospite dell’ultima puntata di ‘Verissimo’ Eva Grimaldi, che ha vuotato il sacco sull’Ares Gate. L’attrice per la prima volta ha parlato della sua esperienza vissuta nell’agenzia di Aperto Tarallo, svelando le clausole choc contenute nel contratto. Il sogno di fare l’attrice l’ha accompagnata sin da bambina, ma non è stato facile realizzarsi professionalmente, tantomeno, a successo raggiunto, scrollarsi di dosso l’etichetta di «bellona»: «Non rimpiango nulla di quello che ho fatto, sono grata ad alcune persone ma anche grata a me stessa. Quando sei bionda, occhi chiari, seno prosperoso, è difficile far venire fuori la donna che è in te. È difficile trovare dei ruoli per una donna giovanile».
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Eva Grimaldi a ‘Verissimo’ rompe il silenzio su Alberto Tarallo: la clausola choc nel contratto
Un passato turbolento quello di Eva Grimaldi, che da Silvia Toffanin ha annunciato di essere alle prese con la scrittura di un libro: «Mi farebbe piacere poi venire qui e promuoverlo», ha detto l’attrice, mettendo le mani avanti. Poi la confessione sulla droga: «Cadere è facile, ci vuole un secondo. A Roma inizia con la droga, prima con le canne, poi la cocaina, durò poco per fortuna, una stagione. Trovai all’epoca il mio agente che è stato veramente un grande, mi prese per l’orecchio e mi chiese se volevo fare l’attrice o drogarmi in discoteca, e mi disse che dovevo studiare. Da lì inizia a prendere tutto sul serio». Quell’agente era Alberto Tarallo: «All’epoca era uno molto bravo con delle precise regole. Vedendo Adua al ‘Grande Fratello Vip’, sapendo la storia che ha avuto, l’ho vista che era anoressica, stava morendo. Beh io mi sono rivista, ho pianto per lei! Ha affrontato tutto che era molto giovane, io anche se ero credulona, ero anche più grande di età. Anche io mi mettevo sulla bilancia tutti i giorni, avevo il lucchetto al frigo, non potevo mangiare ma io di nascosto qualcosina mangiavo», ha confidato la Grimaldi.
Il volto noto ha svelato a ‘Verissimo’ anche una clausola choc al suo contratto: «Venne poi il momento che stavamo girando un film sulla neve, ero magra perché sul contratto mise la clausola che non dovevo superare i 52 kg, erano un po’ troppo pochi ma quando lavori non riesci nemmeno a mangiare, sono scesa sotto i 50, cascai sulla neve e i registi mi presero e mi portarono al ristorante a mangiare ed io dicevo ‘non posso, ho la clausola’».
«Gabriel Garko? La nostra è stata una storia nata a tavolino»
Non un giudizio del tutto severo quello di Eva Grimaldi: «Io sono grata ad Alberto Tarallo e alla produzione. Io sono andata via nel 2006 e sono tornata a Verona, era difficile anche tornare a casa… mi sono sposata, poi ci siamo separati e scendevo a Roma solo per girare alcune scene delle fiction». E ancora: «Forse non mi sarei ritoccata il viso in giovane età! Al seno ho avuto problemi grossissimi, ora sono fiera del mio viso, delle mie rughe, ricorrevo alla chirurgia perché dovevo, dovevo essere perfetta, dovevo essere l’icona di tutti».
Qualche parola poi su Gabriel Garko: «È stato il mio amore, l’ho amato subito. Si parla tanto oggi, sui social dicono che abbiamo mentito, ma noi ci siamo amati tanto, con la lealtà, con il rispetto. Io ho accettato che Gabriel fosse il mio fidanzato, mi sono rivista negli anni in cui sono arrivata a Roma, lui era ingenuo, era una sorta di protezione. La nostra è stata una storia nata a tavolino, tutti si scandalizzano, ma tutto nasce a tavolino, nulla è per caso, all’epoca per promuovere film o fiction, tutto era costruito a tavolino». Leggi anche l’articolo —> Gabriel Garko a “Verissimo”: «Sono stato 11 anni con un ragazzo. Adesso frequento un altro»