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Fase 2, confermate le riaperture. Conte: “Siamo nelle condizioni di ripartire”

16/05/2020 20:38 - Aggiornamento 17/05/2020 09:45

E’ stato approvato il decreto per entrare ufficialmente nella fase 2: lo ha appena dichiarato il Presidente Conte in conferenza stampa. “Abbiamo anche ultimato il dpcm con le regole attuative del decreto. Abbiamo voglia di ricominciare, ma lo faremo con prudenza. I dati sono incoraggianti. Ci confermano che gli sforzi fatti hanno dato i risultati attesi. Abbiamo incrementato i controlli e ciò consentirà di intervenire con misure restrittive ben mirate rispetto a casi circoscritti”, ha spiegato. A partire da lunedì, 18 maggio, quindi non sarà più necessario utilizzare le autocertificazioni per giustificare gli spostamenti.

>>Leggi anche: Governo Conte, rimpasto in estate? I ministri che rischiano di “saltare”

Italia Fase 2 Giuseppe Conte

Fase 2, Conte: “Affrontiamo un rischio calcolato”

“Stiamo affrontando un rischio calcolato, nella consapevolezza anche che la curva epidemiologica potrà tornare a salire. I nostri principi rimangono gli stessi, sono i nostri valori: primo tra tutti la tutela della vita, della salute dei cittadini. Sono principi non negoziabili, ma li dobbiamo declinare diversamente in questa fase 2. Stiamo affrontando questo rischio, e dobbiamo accettarlo, altrimenti non potremmo ripartire, dovremmo aspettare il momento della scoperta del vaccino: non possiamo permettercelo”, ha spiegato il Premier Conte prima di elencare i contenuti del nuovo Decreto e del nuovo Dpcm.

Da lunedì ci si sposterà all’interno della Regione senza alcuna limitazione. Via alle autocertificazioni: questo significa uscire di casa senza più dover giustificare le ragioni dello spostamento. Si potrà andare dove si vuole, in un negozio, in montagna, al lago, al mare. Riprende la vita sociale, riprendono gli incontri con gli amici. Rimane naturalmente il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus, per chi viene posto in quarantena. Rimangono anche le limitazioni per chi ha sintomi riconducibili al Covid-19 e dovrà rimanere a casa.

Resta il divieto di creare assembramenti di persone in luoghi pubblici: in questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro, e anche raccomandiamo di portare sempre con sé la mascherina, che per altro va indossata obbligatoriamente in alcuni specifici luoghi. In ogni caso raccomandiamo sempre di indossarla al chiuso, e all’aperto nelle eventualità in cui ci sia il rischio di non rispettare le distanze”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/247665162985770/

Fase 2, Conte: “Dal 18 maggio via le autocertificazioni”

“Tra una Regione e l’altra ci si può spostare per motivi già noti. Questi spostamenti rimarranno limitati fino al 3 giugno. In prossimità di questa scadenza valuteremo insieme, con il conforto dei nostri esperti, se i dati continueranno a essere incoraggianti potremo anche tornare a muoverci in tutta Italia, da una Regione all’altra, senza limitazioni. Sempre dal 3 giugno sarà possibile spostarsi anche all’interno degli stati dell’Unione europea senza obbligo quarantena per chi arriva in Italia. Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo.

Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio, per esempio i negozi di abbigliamento; tutte le attività legate alla cura della persona, parrucchieri e centri estetici. Riaprono anche ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, rosticcerie, pub, il tutto a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e adottino i protocolli di sicurezza. La stessa cosa vale per gli stabilimenti balneari. Riprendono anche le celebrazioni liturgiche, ovviamente bisognerà rispettare le misure anti contagio stabilite dai vari protocolli. Riprendono gli allenamenti degli sport di squadra; riaprono i musei. Dal 25 maggio abbiamo programmato la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi anche questi con protocolli di sicurezza. Dal 15 giugno poi riaprono teatri, cinema e sarà a disposizione dei nostri bambini un dettaglio di offerte varie a carattere ludico ricreativo”.

Conte: “Non ci possiamo permettere di fermarci, dobbiamo far correre l’economia”

“Stiamo procedendo alla riapertura delle attività economiche e produttive con gradualità, con prudenza”, ha continuato il Presidente Conte. “Sono consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica e rilancio degli affari. Le difficoltà economiche, il disagio sociale, non scompariranno di colpo una volta riaperti, per esempio, i bar e i ristoranti o gli studi professionali. Nei giorni scorsi ho incrociato spesso un cartello sulle saracinesche dei negozi chiusi: “Senza aiuti non potremo riaprire”. Ho ricevuto tante lettere, sono consapevole che il Decreto Rilancio nonostante una cifra considerevole non potrà essere la soluzione di tutti i problemi economici, sociali che stiamo vivendo.

Però stiamo dando una mano a chi deve ripartire. Con questa manovra offriamo un ponte per contenere l’impatto contro questa crisi. Abbiamo introdotto misure importanti per costruire il nostro futuro, penso per esempio a quelle stanziate per scuola, università, ricerca. E’ un’emergenza questa molto pesante, ci sta assorbendo grandi energie economiche, fisiche e morali. Ma non è questo il momento di riprendere fiato. Non ci possiamo permettere di fermarci, adesso più che mai dobbiamo correre e far correre la nostra economia.

Adesso ci dedicheremo, senza tregua, al decreto sulle semplificazioni e contemporaneamente lavorerò al piano europeo dei nuovi strumenti finanziari per questa emergenza. Con il decreto sulle semplificazioni l’obiettivo è molto chiaro: rendere più rapidi e trasparenti alcuni passaggi dei vari procedimenti amministrativi, in modo da accelerare a costo pressoché zero la crescita economica e sociale. Subito dopo inizieremo a programmare interventi di più ampio respiro, investendo sull’Italia che vogliamo. Un’Italia che nel nostro progetto politico è molto chiara: un’Italia più verde, più digitale e più inclusiva“, ha dichiarato prima di rispondere alle domande dei giornalisti che, per la prima volta dopo mesi, sono fisicamente presenti alla conferenza stampa. >> Tutte le notizie di UrbanPost