Si intitola “Disruption marketing. La potenza dell’innovazione digitale per la tua startup” il lavoro di Federico Lazzerini, giovane imprenditore e consulente recentemente nominato da Forbes tra i trenta italiani Under30 più influenti nel settore business e marketing. “Come riuscire a emergere a livello imprenditoriale in un mondo in continuo cambiamento? E quali sono le chiavi del successo nel fare impresa oggi?”: da una profonda ricerca di risposte a queste domande nasce il libro di Federico, che si interroga su ostacoli, difficoltà, strategie e tecniche che un imprenditore è chiamato ad affrontare.
Federico lo fa con uno sguardo critico, partendo da quello che è il suo trascorso personale, dagli insegnamenti che, fino a oggi, ha potuto trarre dalla sua esperienza. «Il futuro del business sarà sempre più competitivo e digitale – afferma l’imprenditore – E si parla tanto di “disruption” perché proprio una serie di trasformazioni dirompenti, soprattutto in un futuro prossimo, si susseguiranno a ritmo frenetico».
Gli errori da non commettere secondo Lazzerini
Alla luce di questi grandi cambiamenti, come ripensare, dunque, la propria azienda? E lo stesso concetto di brand, come è cambiato nel corso del tempo e come si riesce a farlo evolvere fino alla costruzione di un’identità personale? Nell’era del digitale, creare contenuti comunicativi è divenuto un aspetto centrale per qualsiasi tipo di attività. Come immaginare, allora, il proprio prodotto con le lenti del marketing digitale e dove investire per ottenere i risultati migliori?
Se sbagliando si impara, Lazzerini, nel suo libro, elenca gli errori da non commettere. Proprio quegli errori in cui lui stesso è inciampato ma che gli hanno dato quell’expertise e quella forza per spronarlo a fare sempre meglio. Definire e costruire una cultura di business vincente non è facile, soprattutto per quelle aziende che, oggi in particolar modo, si trovano a dover affrontare una crisi che vede ben pochi precedenti. “Le aziende del futuro non sono quelle che adottano la migliore tecnologia, ma quelle che meglio rispondono al bisogno di innovazione”, afferma Lazzerini che, con occhio critico, analizza lo scenario e il sistema italiano a partire dagli stessi sistemi scolastici, i quali, secondo lui, in molti casi disincentivano e penalizzano l’imprenditorialità fin dalla più tenera età, fissando nella mente delle nuove generazioni l’idea che il “posto fisso” sia la meta alla quale ambire.
La favola del posto fisso
Una vera e propria illusione che, nella maggior parte dei casi, non stimola la creatività e la fantasia: caratteristiche tipiche non solo dei bambini ma di tutti coloro che delle stesse capacità creative e innovative riescono a farne un lavoro. “Se non sei un provocatore di cambiamenti, non farai mai la differenza – afferma Federico e aggiunge – Un’azienda sana e vincente è fatta di valori, team ben integrati e coesi, intelligenza, capacità nello sviluppo di visioni che, spesso, vanno controcorrente. Lavorare sui propri punti di debolezza è, altrettanto, centrale.
Oggi concetti come quello di responsabilità, concentrazione e attenzione sono diventati valori non solo indispensabili per gli studi, ma ricercatissimi sul mercato”. Un’attenta analisi alla ricerca delle migliori strategie da mettere in campo, verso le nuove frontiere dell’imprenditoria, sempre più rivoluzionarie, sempre più disruptive, sempre più innovative: questa è la vera anima del libro. Un mondo, quello dell’impact business, nel quale Federico ha trovato la sua strada dopo tanti sacrifici, delusioni e, anche, insuccessi. “La mia idea di imprenditore è quella di un sognatore che punta a migliorare il mondo per il benessere della società e dell’ambiente – conclude Lazzerini – E io mi sento di dover portare avanti questa missione”.