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Il presidente lombardo Attilio Fontana indagato per falsa dichiarazione e autoriciclaggio

31/03/2021 18:30 - Aggiornamento 31/03/2021 18:36

Fontana indagato, nuove accuse contro il governatore leghista della Lombardia. La procura di Milano ha inoltrato una richiesta di rogatoria alle autorità svizzere per chiarire la posizione del presidente della Regione Lombardia che nel 2016 aveva regolarizzato la sua posizione con una voluntary disclosure. Fontana risulta ora indagato, secondo fonti della procura, per falsa dichiarazione in voluntary e autoriciclaggio. (prosegue dopo la foto)

L’inchiesta nata dalla fornitura di alcuni camici da parte di una società riconducibile al cognato alla Regione aveva svelato la disponibilità per Fontana di un conto svizzero di oltre 5 milioni di euro, ereditato dalla madre, soldi regolarizzati con la voluntary disclosure.

Fontana indagato: l’origine dei soldi e parte di flussi di denaro ritenuti opachi

L’origine dei soldi e parte di flussi di denaro ritenuti opachi. Su questo si starebbe concentrando la procura di Milano che indaga sui conti svizzeri del presidente della Regione Lombardia. Soldi che il governatore avrebbe ereditato dalla madre, oltre 5 milioni di euro, e che Fontana avrebbe regolarizzato con una volontary disclosure. Una procedura volontaria accettata, ma che secondo gli inquirenti, non impedirebbe di indagare ancora su quei soldi ove si ritenga che manchi della documentazione.

La procura di Milano ha inoltrato alle autorità elvetiche una “richiesta di commissione rogatoriale al fine di completare la documentazione allegata alla domanda di voluntary disclosure” presentata da Attilio Fontana “avendo ravvisato la necessità di approfondire alcuni movimenti finanziari”, si legge nella nota della procura di Milano.

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“La difesa di Fontana si è dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento”

“La difesa di Fontana si è dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento sia in sede rogatoriale che, se del caso, mediante produzione documentale ovvero presentazione spontanea dell’assistito”. Si legge nella nota della procura di Milano con cui si annuncia una rogatoria per completare la domanda di volontary disclosure presentata dal governatore lombardo Attilio Fontana indagato a Milano.

Il presidente della Regione Lombardia era già iscritto nel registro per frode in pubbliche forniture per la vicenda della fornitura di camici alla Regione da parte di un’azienda riconducibile al cognato, durante l’emergenza Covid. Dalla vicenda era emerso che il governatore avrebbe avuto a disposizione un conto svizzero di oltre 5 milioni di euro, ereditato dalla madre, regolarizzato con la voluntary disclosure nel 2016. Con la voluntary disclosure (collaborazione volontaria) i contribuenti possono regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente la violazione degli obblighi di monitoraggio o dichiarativi.