Nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23, tre agenti francesi sono stati uccisi da un uomo a Puy-de-Dôme, nella Francia centrale, in seguito a un intervento per una lite familiare tra l’assassino e la moglie. La moglie aveva preso rifugio sul tetto per evitare le violenze dell’uomo. L’uomo ha poi dato fuoco alla casa. I tre gendarmi rimasti uccisi dai colpi di arma da fuoco sono Arno Mavel (21 ans), Cyrille Morel (45 ans) e Remi Dupuis (37 ans). L’assassino si è poi dato alla fuga. Secondo quanto riporta Le Parisien l’uomo è stato ritrovato morto questa mattina.
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Francia: tre agenti uccisi da un folle
Tre gendarmi sono rimasti uccisi e uno ferito nel contesto di un intervento per lite familiare. La moglie dell’assassino, minacciata dall’uomo, un 48enne, si era rifugiata sul tetto della loro casa. Poco dopo mezzanotte, gli agenti hanno risposto alla chiamata per violenza domestica, e, arrivati nella casa nel dipartimento di Puy-de-Dôme, un dipartimento della regione Alvernia-Rodani-Alpi, nel centro della Francia, hanno tentato di avvicinarsi. I colpi dell’uomo hanno subito raggiunto due gendarmi. Uno è rimasto ucciso in seguito alle ferite, mentre l’altro, colpito alla coscia, è stato trasportato al pronto soccorso ed è fuori pericolo.
La fuga e il ritrovamento del corpo
Di seguito l’uomo ha dato fuoco alla casa, per poi ricominciare a sparare sugli agenti, uccidendone altri due. La donna è stata infine messa in salvo. L’autore dei colpi di arma da fuoco sarebbe conosciuto per delle questione di affido dei figli. L’operazione per ritrovare l’uomo è continuata tutta la notte, finché questa mattina non è stato ritrovato morto. Secondo Le Parisien 300 gendarmi sono stati coinvolti nella ricerca del fuggitivo, ritenuto pericoloso e armato. Il primo brigadiere a perdere la vita, Arno Mavel, aveva 21 anni. Cyrille Morel e Remi Dupuis, di 45 e 37 anni, sono stati uccisi dai colpi successivi. >> Tutte le news