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G20 Roma, cosa si è deciso sul clima. Draghi: «Abbiamo riempito di sostanza le parole»

01/11/2021 09:35 - Aggiornamento 01/11/2021 09:40

«Il G20 è stato un successo, ma non è stato facile raggiungere questo accordo». Ha esordito così in conferenza stampa finale il premier Mario Draghi, dando un giudizio complessivo sul summit appena concluso. In verità il G20 di Roma non è stato altro che il primo tempo, il secondo si giocherà alla Cop26, la 26esima Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Glasgow e che si concluderà il 12 novembre. «Dobbiamo essere grati soprattutto agli sherpa, che hanno lavorato ai testi che poi sono stati approvati», ha precisato il presidente del Consiglio italiano. L’economista ha parlato di «sfide epocali ed esistenziali»: dal Covid al clima, dalla salute alle disuguaglianze. «Ci si è resi conto che senza cooperare non si arriva da nessuna parte. La forma di cooperazione che sentiamo più affine è il multilateralismo, questo perché esistono delle regole. Alcune regole vanno cambiate, ma va fatto insieme», ha sentenziato.

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G20 Roma, cosa si è deciso sul clima. Draghi: «Abbiamo riempito di sostanza le parole»

«Per la prima volta i Paesi del G20 si sono impegnati a mantenere l’obiettivo di contenere il riscaldamento in 1,5 gradi con una serie di azioni. Per la prima volta tutti i Paesi del G20 riconoscono la validità scientifica della necessità di mantenere il riscaldamento in 1,5 gradi. E si impegnano con un linguaggio abbastanza significativo a raggiungere o comunque non perdere di vista questo obiettivo», ha dichiarato Draghi. «Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa e trovato i nuovi modi per sostenere i paesi nel mondo. 609 miliardi sulla base dei diritti speciali di prelievo sono dedicati per la prima volta ai paesi più vulnerabili. Siamo orgogliosi di questo risultato, ma siamo solo all’inizio, serve una azione più forte di quella intrapresa finora», ha rimarcato il presidente del Consiglio illustrando i risultati ottenuti. «Siamo riusciti a mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti, stanziamenti giganteschi, ulteriori promesse di riduzione. E questo è un successo visto che negli ultimi mesi, soprattutto i paesi emergenti, sembrava non avessero intenzione di mantenere impegni», ha aggiunto il premier.

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«La sfida della salute, il Covid, le disuguaglianze di genere, reddito e ricchezza e quelle scoperte negli ultimi anni non possiamo risolverle da soli»

Non promesse a vuoto, a detta di Draghi. Sul clima «il senso di urgenza c’è da parte di tutti, complessivamente c’è un impegno a non intraprendere politiche di emissioni che vadano contro il trend che tutti si sono impegnati a osservare fino al 2030. Si spera che questo elemento venga mantenuto. Dopo Parigi sono state fatte tantissime cose significative ma le emissioni sono aumentate, sono tornate a livello pre Covid, c’è una certa preoccupazione, bisogna dimostrare credibilità mantenendo gli impegni». E ancora: «Negli ultimi anni siamo stati poco capaci di lavorare insieme ma è cambiato qualcosa. Questo vertice mi rende fiducioso sulla capacità che il G20 sembra aver ritrovato di affrontare quelle che abbiamo affrontato a nostre spese come sfide epocali, esistenziali. La sfida della salute, il Covid, le disuguaglianze di genere, reddito e ricchezza e quelle scoperte negli ultimi anni non possiamo risolverle da soli».

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«L’Italia ha cercato comprendere il punto di vista degli altri»

«L’Italia ha cercato comprendere il punto di vista degli altri, c’era una ragione se gli altri Paesi erano riluttanti a muoversi sul clima. I Paesi in via di sviluppo dicono, voi avete inquinato tanto e ci troviamo in questa situazione per causa vostra. Ma se entriamo in questa lotta nel clima non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo ascoltare il punto di vista degli altri condividendo le ambizioni. Questo ha fatto l’Italia con India, Russia, Cina. Questo è il ruolo che abbiamo cercato di svolgere, sembra che abbia fatto la differenza. A me sembra di sì», ha detto Draghi. Anche se nota dolente, manca una data sul carbone. «Oggi abbiamo raggiunto un obiettivo importante, mettere fine al finanziamento all’energia a carbone non abbattuta. E anche una qualche forma di impegno non netto, ma molto probabile a fare in modo che siano molto limitate le nuove centrali a carbone. Per la Cina e l’India che abbiamo sentito una maggiore disponibilità a incamminarsi verso questi obiettivi», ha affermato Draghi. Poi ha rimarcato: «Abbiamo riempito di sostanza le parole. Abbiamo una ambizione comune che prima non c’era». Nel documento finale, infatti, si conferma l’impegno a raggiungere la cosiddetta «neutralità carbonica» «entro la metà del secolo o intorno alla metà del secolo, tenendo conto di diversi approcci, tra cui l’economia circolare del carbonio, gli sviluppi socioeconomici, economici, tecnologici e di mercato e la promozione delle soluzioni più efficienti».

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G20 Roma, Draghi: «Un successo. Abbiamo mantenuto vivi i nostri sogni». Il secondo tempo Cop26 a Glasgow

A proposito dell’Afghanistan Draghi ha dichiarato: «L’Ue ha preso la guida di questo sforzo e ha promesso di dare un miliardo di euro di aiuti per affrontare la crisi umanitaria di proporzioni molto grandi ma che ancora non si percepisce». Si è discusso anche molto di vaccini: «L’impegno è quello di vaccinare il 40% della popolazione mondiale quest’anno e il 70% l’anno prossimi. È un impegno gigantesco”, ma “è un impegno che è stato confermato da tutti». A proposito delle tensioni Cina-Usa, Draghi replicando ad un giornalista americano ha replicato: «È ovvio ci siano quadranti in cui ci sono tensioni, ma ci sono sempre state, però siamo riusciti a superarle. Non so quale sarà l’evoluzione, ma anni fa un articolo del Newyorker sulle relazioni Cina-Usa diceva ‘Fight- Fight e Talk-talk’, è quello che succede sempre. Se si mantiene fissa la volontà di lavorare insieme, e devo dire che anche nell’ultima assemblea generale dell’Onu, al di sopra delle polemiche, questa volontà era molto presente». Leggi anche l’articolo —> G20 Roma, Joe Biden e la battuta brutale “Hell of a job”. Cosa ha detto davvero a Draghi

(Foto e Video Sito Ufficiale Palazzo Chigi)