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Ancora grane per Vannacci, querelato da Paola Egonu: le frasi del generale nel libro

29/02/2024 17:02 - Aggiornamento 29/02/2024 17:56

Ancora problemi per il generale Roberto Vannacci. Dopo il caso sulle spese sostenute quando era addetto militare italiano a Mosca e l’indagine della Procura di Roma per istigazione all’odio razziale, spicca anche un fascicolo d’indagine per diffamazione aperto dopo la querela sporta da Paola Egonu, nota campionessa di pallavolo della Nazionale azzurra. Ad anticipare la clamorosa notizia il quotidiano «La Nazione», che ha spiegato che al centro della querela ci sono delle frasi prese nel volume “Il mondo al contrario”. Scopriamo insieme di cosa si tratta, di seguito tutti i dettagli. Leggi anche: Chi è davvero Roberto Vannacci, dal curriculum alle frasi choc del libro: quello che nessuno dice

Il generale Vannacci querelato da Paola Egonu per diffamazione

Paola Egonu aveva sporto denuncia contro Roberto Vannacci, il generale che nel suo libro ha scritto così dell’azzurra: «Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità». Una teoria portata dal militare anche in alcune dichiarazioni successive alla pubblicazione del suo primo volume boom di vendite nel nostro Paese. Da qui la decisione della pallavolista di andare avanti con una querela depositata a Bergamo e trasmessa a Lucca per competenza territoriale, visto che il generale Vannacci abita a Viareggio. Leggi ancheAncora guai per Vannacci, il generale sospeso dall’impiego per 11 mesi: ecco perché

Cosa ha scritto il militare nel libro “Il mondo al contrario”

Il pubblico ministero, nel frattempo, ha optato per l’archiviazione, una scelta che è stata però impugnata dai legali di Paola Egonu. E dunque, come evidenzia «La Stampa», toccherà al giudice dell’udienza preliminare decidere se procedere con l’archiviazione o procedere con il giudizio nei confronti del militare. Per il generale Vannacci si profilano nuove grane giudiziarie legate a “Il mondo al contrario”, proprio quello in cui scrive della stessa Egonu. La Procura di Roma lo ha, infatti, iscritto nel registro degli indagati per l’accusa di istigazione all’odio razziale. Il procedimento è stato avviato dopo le denunce depositate nei mesi scorsi da alcune associazioni. Leggi anche: Cos’è la Malattia del cervo zombie, la nuova emergenza e i rischi per l’uomo

Ancora grane per Vannacci, querelato da Paola Egonu

«Ho scritto un libro nel quale ho manifestato delle opinioni: forse per qualcuno criticabili, ma rimangono tali. Credo che nel 2023 le opinioni si combattono sul piano delle argomentazioni e non con la censura o nei tribunali», ha commentato il generale Vannacci. L’avvocato Giorgio Carta ha cercato di smorzare i toni dicendo: «L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato assolto. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima». Più cauto l’altro legale che difende il generale, l’avvocato Massimiliano Manzo, secondo il quale Vannacci «mai nel libro sostiene che una razza sia superiore a un’altra, ma semplicemente si limita a criticare un eccessivo multiculturalismo estremo che, come abbiamo visto, alcune volte può causare problematiche anche molto serie». Paola Egonu però non è di quest’avviso, si è sentita gravemente diffamata. Leggi anche: Peste bubbonica in Oregon, cause e sintomi: perché preoccupa

La replica a distanza alla campionessa di pallavolo

Vannacci ha risposto a distanza a Paola Enogu: “Non ci siamo mai sentiti, ma non nego che a me piacerebbe molto avere la possibilità di scambiare opinioni. L’ho detto mille volte durante le presentazioni del libro e in tantissime interviste” . Il generale ha poi aggiunto: “Ho semplicemente detto che Paola Egonu ha delle caratteristiche somatiche specifiche che non la inquadrano nell’italianità. Lei è cittadina italiana, io sono orgoglioso che lei sia cittadina italiana e io tifo per lei quando vince a pallavolo”. Leggi anche: Dengue 2024, è emergenza in Sud America: l’allarme pure in Italia