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Genova, poveri in fila per la mensa creano assembramenti: multati

20/11/2020 08:35

Genova, multe ai poveri. In fila per ricevere un pasto caldo alla mensa, i bisognosi creavano assembramenti e alcuni non avevano la mascherina. Sono stati comitati e residenti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Don Giacomo Martino, presidente di Migrantes a Genova: “Serve umanità”. Ma a chiamare i vigili sono anche i membri dell’associazione di volontariato che gestisce la mensa, “Veriamici”.

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Diversi i sanzionati

Ieri, 19 novembre, in pieno centro storico a Genova, in via Pré, i vigili hanno multato gli indigenti in coda per un pasto caldo alla mensa. La polizia municipale è intervenuta dopo le numerose lamentele dei residenti. Infatti, molto spesso, in attesa del proprio turno alla mensa, queste persone bisognose non rispettavano le distanze e non tutti indossavano una mascherina. Il direttore di Migrantes don Giacomo Martino ha denunciato la mancanza di umanità: “La legge giusta va applicata guardando la situazione, altrimenti diventa ingiusta. In questo momento è necessario usare l’umanità”. Gli agenti della polizia municipale di Genova hanno sanzionato diverse persone. Uno di loro è stato anche denunciato perché ha mentito dicendo di essere un minorenne. La realtà dei fatti è emersa una volta all’ospedale Gaslini per delle radiografie.

Multe ai poveri a Genova: è la mensa a chiamare i vigili

Tuttavia, l’associazione stessa ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine: “I vigili ci hanno sempre aiutato. Siamo stati anche noi a chiamarli – sottolinea Daniele Marzano, fondatore di “Veriamici”e a chiedere aiuto durante la distribuzione dei pasti. ma la fila spesso si interseca con la zona dello spaccio. Noi abbiamo messo i distanziamenti a terra, forniamo le mascherine a chi le ha vecchie o a chi non ne ha proprio”. Anche il comandante della polizia municipale Gianluca Giurato ha sostenuto che le multe fossero necessarie: “Dopo le segnalazioni – ha spiegato il comandante Gianluca Giurato – per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare le persone dicendo loro di rispettare le norme anti-Covid. Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare la legge e siamo dovuti intervenire“. >> Tutte le news di UrbanPost

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