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Genova bambini in ginocchio senza banchi, inaccettabile per Toti e il preside si giustifica: «E’ solo un gioco»

15/09/2020 09:00 - Aggiornamento 15/09/2020 09:30

Lunedì 14 settembre 2020 è ricominciata la scuola, ma l’Istituto Castelletto di Genova non era pronto. Nel giro di 24 ore è diventata virale una foto che ritrae i bambini senza banchi, costretti a usare le sedie come tavoli stando seduti sulle ginocchia. Il preside Renzo Ronconi ha specificato che i banchi arriveranno domani e che la foto è stata scattata da una maestra solo per mostrare la capacità di adattarsi dei bambini: “Primo giorno è stato un momento di festa”. Non è dello stesso parere il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che trova inaccettabile questa situazione. “Immagine non degna di un Paese civile”, l’accusa rivolta dal governatore.

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genova scuola senza banchi

Genova, scuola senza banchi

Bambini delle elementari seduti per terra che usano le sedie come banchi per scrivere, altri con il quaderno sulle ginocchia per disegnare e altri in ginocchio. È la foto scattata da una maestra in una scuola di Genova durante il primo giorno di scuola. L’immagine, diventata virale sui social, ha scatenato le reazioni di genitori e politici.

“Cara Azzolina, questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso”, così inizia l’accusa del presidente della regione Toti. “I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento”.

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La risposta del preside

Il dirigente dell’Istituto Renzo Ronconi ha spiegato che si trattava solo di un momento di gioco. I banchi sono stati ordinati con largo anticipo, ma nonostante questo non sono ancora arrivati. Il preside aveva proposto, proprio per questa ragione, di rimandare l’apertura della scuola di qualche giorno. La notizia non era stata accolta con gioia dai genitori, così si è deciso di aprire comunque ma solo per un paio d’ore.

Il preside ha spiegato che la foto è stata scattata da un’insegnante senza l’intento di denunciare la situazione, ma solo di mostrare la capacità dei bambini di adattarsi ad ogni situazione. “Ritrae bambini che, durante una attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà. Una ingenuità da parte dell’insegnante farla girare, ma è sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini”, risponde Ronconi. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus lavoro, persi 840mila posti: i giovani la generazione più colpita