Ospite della puntata dell’8 maggio 2021 di «Verissimo» è Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia si è concessa al programma di Canale 5 una lunga intervista. La politica romana ha ripercorso con Silvia Toffanin i momenti più belli e più tristi della sua vita. Non sono mancati istanti di grande commozione nel salotto di una delle trasmissioni più seguite di Mediaset.
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Giorgia Meloni in lacrime a “Verissimo”: «Mi hanno augurato di abortire»
Tra quelli i momenti più belli nell’esistenza di Giorgia Meloni sicuramente la nascita della figlia Ginevra, avuta dal compagno giornalista Andrea Giambruno. La leader di Fratelli di Italia non ha potuto tacere la delusione, mista ad amarezza, per alcuni insulti ricevuti a tal proposito: «Le critiche sono la cosa più naturale per chi fa il mio lavoro. Gli insulti non li leggo e non mi fanno quasi più male. Però, ho sofferto quando annunciai di aspettare mia figlia Ginevra al Family Day. Ci sono stati molti hater che mi hanno augurato di abortire. Questa cosa l’ho patita perché mi sono sentita in colpa, come se, alla prima prova di maternità, non l’avessi protetta», ha confidato. Una seconda maternità? «Per il legame che ho con mia sorella, è dura accettare che Ginevra sia figlia unica. Quando diventi madre è come se smettessi di vivere avendo come baricentro te stesso. I figli ti fanno sperimentare tutte le tue emozioni più grandi», ha dichiarato la Meloni.
Il rapporto con il padre: «Quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto»
Fondamentale per lei la presenza del suo attuale compagno con cui non è convolata a nozze: «Lui non soffre per il ruolo politico che ricopro. L’amore ha senso se riesci a fare squadra. Non parliamo di matrimonio, anche se credo nei suoi principi. È come se le cose fossero già in equilibrio», ha detto Giorgia Meloni. Ha un passato pesante alle spalle: la politica ha ammesso di essere stata vittima di bullismo. «Mia mamma ha incontrato molte difficoltà nella vita, ha cresciuto due figlie da sola. A lei devo tutto. Il suo giudizio è uno dei pochi che temo di più. Mia sorella, invece, è stata la mia guida. Ancora oggi è l’unica persona con la quale ho fisicamente bisogno di parlare al telefono per chiacchierare, per sfogarmi, non c’è nulla di me che lei non conosca. Mio padre non c’è mai stato. È andato via di casa quando avevo un anno. Lui viveva alle Canarie e noi andavamo da lui una, due settimane all’anno e basta. Ma quando avevo undici anni, lui fece un discorso che non si dovrebbe fare ad una ragazzina e io gli dissi ‘Non ti voglio vedere mai più’. Quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto. La mia infanzia? Mi chiamavano cicciona, mi bullizzavano. I nemici hanno sempre un’utilità perché ti fanno crescere e mettere in discussione», ha concluso la Meloni, parlando del rapporto col padre. Leggi anche l’articolo —> Giorgia Meloni infortunio: cosa è successo davvero alla leader di Fratelli di Italia