Il Giorno del ringraziamento «thanksgiving day», in inglese, è una festa di origine cristiana osservata negli Stati Uniti d’America, in Canada, a Panama, a Grenada, a Saint Lucia e in Liberia in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso. Fatta risalire alla metà del XVII secolo, la ricorrenza oggi è l’occasione per le famiglie statunitensi e canadesi per stare insieme e ringraziare per ciò che si ha. La festa cade il quarto giovedì di novembre negli Usa e il secondo lunedì di ottobre in Canada. Quest’anno, negli Stati Uniti il «thanksgiving Day» sarà celebrato oggi. Sulle tavole non mancherà il popolare tacchino ripieno.
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Cos’è il «Thanksgiving Day», le origini del giorno del Ringraziamento negli Usa
Secondo la tradizione, il Giorno del Ringraziamento ha origine nel 1621 nella città di Plymouth, nel Massachusetts, per volere dei Padri Pellegrini. Le prime documentazioni però, come riporta «Sky Tg24», risalgono a due anni più tardi, nel 1623. Da diverse fonti emerge che il governatore della colonia fondata a Plymouth, William Bradford, istituì allora una giornata in cui tutti i membri della comunità dovevano rendere grazie a Dio per tutte le benedizioni. La festa è diventata ancora più nota quando, nel 1863, nel bel mezzo della guerra di secessione, quando Abramo Lincoln proclamò la celebrazione del giorno del Ringraziamento. A proporre l’istituzione della Ricorrenza il presidente Franklin Roosevelt; iniziativa che il Congresso ha approvato nel 1941.
Perché proprio il tacchino? La storia
In Europa il Giorno del Ringraziamento è conosciuto grazie ai film e telefilm di importazione in cui sovente il «thanksgiving day» viene rappresentato. Da «Hannah e le sue sorelle» di Woody Allen con Carrie Fisher e Michael Caine (1986) ad «Un biglietto in due» con Steve Martin e John Candy (1987). L’immagine è quella canonica di amici e parenti che si riuniscono attorno al famoso tacchino per ringraziare per ciò che si ha. La tradizione vuole che la cena non avvenga mai al ristorante. Ma perché proprio il tacchino? La spiegazione puntuale arriva da «Focus», che ne ha ricostruito la curiosa origine: “La storia dei tacchini risale al popolo degli Aztechi, nelle Americhe appena conquistate, che li offrirono in dono agli spagnoli che li importarono in Europa. In breve tempo la sua presenza divenne così consueta da far dimenticare a tutti la sua provenienza. Ironicamente, l’americanissimo tacchino è stato poi reimportato’ più di un secolo dopo sulle coste del Massachusetts dai Padri Pellegrini del Mayflower che hanno dato inizio al suo consumo intensivo”.
La Grazia presidenziale dei tacchini
Alcuni giorni prima del Giorno del ringraziamento, alla Casa Bianca, si svolge la tradizionale cerimonia in cui il Presidente concede la grazia a due tacchini, nota come National Thanksgiving Turkey Presentation. Risale al 1963, l’artefice è stato John Fitzgerald Kennedy, che scelse di non cucinare il tradizionale tacchino donato al Presidente dalla National Turkey Federation fin dal 1947. Si è a lungo ritenuto che fosse stato il presidente Harry Truman a dar vita alla tradizione. Ma gli storici della Truman Library non sono riusciti a trovare alcuna prova che lo dimostrasse. Dal 1989 uno dei tacchini graziati apre la parata sulla Main Street di Disneyland, poi entrambi vengono trasferiti nel ranch di Frontierland, nel parco stesso.
A partire dal 2003 i cittadini americani sono invitati a scegliere il nome dei tacchini votando sul sito della Casa Bianca: dopo il primo sondaggio furono battezzati Stars e Stripes (Stelle e Strisce, nome che indica la bandiera statunitense). Negli anni successivi Biscuit e Gravy (2004), Marshmallow e Yam (2005), Flyer e Fryer (2006), May e Flower (2007), Pumpkin e Pecan (2008), Courage e Carolina (2009), Apple e Cider (2010), Cobbler e Gobbler (2012), Popcorn e Caramel (2013), Mac e Cheese (2014), Honest e Abe (2015), Tater e Tot (2016), Drumstick e Wishbone(2017), Peas e Carrots (2018), Bread e Butter (2019), Corn e Cob (2020), Peanut Butter e Jelly (2021).
Giorno del Ringraziamento: critiche negli anni
La ricorrenza non è stata esente da critiche: le due studiose nordamericane Judy Dow e Beverly Slapin si spingono a domandarsi se l’elaborazione del mito del Thanksgiving non serva innanzitutto a respingere i sensi di colpa dell’uomo bianco per aver sottratto il continente ai nativi americani. Alcuni sono arrivati a celebrare una giornata “del non-ringraziamento” da opporre alla festa ufficiale. La maggior parte però, sfuggendo da ogni ricostruzione storica, rivendica il messaggio positivo per il futuro, che si cela dietro la festa del Ringraziamento. Leggi anche l’articolo —> Perché il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: storia, eventi e simboli