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Chi potrebbe essere il nuovo ministro dell’Economia del governo Draghi

09/02/2021 14:12 - Aggiornamento 09/02/2021 15:57

Attorno al governo Draghi è partito da giorni il totonomi dei ministri che probabilmente lo accompagneranno. I partiti continuano a disi all’oscuro di tutto, e lo stesso sta facendo il Quirinale, convinto che sia ancora prematuro parlarne. Quello che emerge dai retroscena tuttavia è che l’esecutivo capitanato dall’ex presidente della Bce prenderà una forma piuttosto tecnica. Non del tutto, però. Quasi sicuro è che i leader dei partiti non si vedranno assegnare dei posti, poiché considerati troppo ingombranti. Un nodo chiave sarà quello dell’Economia, visti anche i tanti dossier che attendono Draghi sulla scrivania. Qualche nome, a riguardo, potrebbe già esserci.

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Programma Draghi

Governo Draghi ministri, chi potrebbe esserci all’Economia

L’unica persona con cui pare si stia confrontando davvero Mario Draghi per la creazione del nuovo governo e per la scelta dei ministri è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con lui deciderà sicuramente i tre nomi più rilevanti, quelli dei ministeri economici. Parliamo quindi di Economia e Finanza, Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti. Ma anche i dicasteri come quello degli Esteri, dell’Interno, della Difesa e della Giustizia. Per quanto riguarda poi Ambiente, Sanità, Istruzione, Pari opportunità e i rimanenti, invece, probabilmente la scelta ricadrà tra le forze politiche. E’ possibile però che si opterà per non avere più di due ministri appartenenti ai grandi partiti, quindi Partito Democratico, Lega e Movimento 5 Stelle.

Tra i nomi che stanno circolando di più per il ministero dell’Economia ci sono quello del vicepresidente della Bei Dario Scannapieco, dell’economista Lucrezia Reichlin, del professore Carlo Cottarelli, dell’ormai famoso manager Vittorio Colao e del vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini. Perchè è così importante questo dicastero? Perchè è centrale per la stesura e l’attuazione del Recovery Plan. Inoltre, sarà il punto focale delle riforme che ieri Draghi ha già iniziato a delineare.

governo draghi ministri

Governo Draghi ministri, chi sarà sottosegretario a Palazzo Chigi

Un altro ruolo fondamentare da coprire è quello del sottosegretario a Palazzo Chigi, figura centrale di ogni esecutivo. Questa persona deve per forza godere della massima fiducia da parte del presidente del Consiglio, perchè fondamentalmente è il suo braccio destro. Chi sceglierà Mario Draghi? Tra i nomi che circolano di più ci sono quelli di Daniele Franco, direttore generale della Banca d’Italia, e di Luisa Torchia, giurista e allieva di Sabino Cassese e Massimo Severo Giannini. Si parla però anche di Luigi Carbone, attuale capo di gabinetto al Ministero dell’Economia. Nessuno, però, ancora si sente pronto a sbilanciarsi per davvero.

draghi governo ministri

I dossier che attendono Draghi

L’ex presidente della Bce una volta ritirata la riserva si troverà costretto ad affrontare una serie di dossier abbandonati dal precedente governo Conte bis. Si tratta di argomenti importanti e piuttosto urgenti. E sono almeno dieci. Ci sono la scadenza delle restrizioni prevista per il 15 febbraio e il piano vaccini da rivedere, c’è poi il blocco dei licenziamenti che scadrà a marzo, i ristori e la manovra da 32 miliardi. Ma anche la scuola, il Recovery Plan, la proroga delle cartelle fiscali, la nomina dei commissari per 59 opere, l’offerta della Cassa depositi e presiti per Aspi. Insomma, tutti dossier difficili e da chiudere il prima possibile. Partendo dall’utilizzo dei 32 miliardi di deficit aggiuntivo approvati a inizio anno. L’obiettivo del Conte bis era quello di impiegarli del decreto finale sui ristori, comprendendo non solo dei finanziamenti e dei bonus, ma anche degli investimenti sulla cassa integrazione, ma anche nell’istruzione, nella sanità, negli enti pubblici.

Ora però tutto passa nelle mani del nuovo esecutivo, e nei giorni scorsi Draghi ha ribadito più volte che i sussidi da soli non sono sufficienti a far rialzare il Paese. Per questo la decisione di come impiegare i 32 miliardi sarà probabilmente la prima vera manovra del governo Draghi. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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