Se deve essere un esecutivo di “alto profilo”, allora verranno scelti ministri di “alto profilo”. Questo era chiaro fin da subito: Mario Draghi per comporre il suo governo non pescherà solamente tra le forze politiche. Anzi: cercherà di favorire persone di rilievo, con competenze tecniche, per coprire i dicasteri più importanti. Di fatto, però, ci sarà spazio anche per i politici, e questo ha creato un vero e proprio derby interno per riuscire a guadagnare più poltrone possibili. Saranno sì e no una decina i ministeri da suddividere, e le forze politiche si stanno già scannando all’interno per capire chi proporre e chi, invece, tagliare malamente fuori.
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Governo Draghi, aria di tempesta in casa PD e 5S
“Vento dall’est, la nebbia è là, qualcosa di strano fra poco accadrà”, direbbe Bert del film Mary Poppins. E’ un po’ quello che sta accadendo in casa dem: il Partito Democratico ancora non sa cosa aspettarsi. Saranno due i ministeri? Probabile. Ci sarà un posto per Zingaretti? Chi può dirlo. I nomi che vorrebbero inserire, però, sono almeno tre. Uno quindi verrà escluso in malo modo. Chi sceglieranno di schierare tra Andrea Orlando, Dario Franceschini e Lorenzo Guerini? Non sarà una decisione semplice. Difficilmente si potrà escludere Franceschini, e quindi il derby si consumerà tra Orlando e Guerini quasi sicuramente.
Certo è che se si dovesse propendere verso Guerini, la parte più a sinistra del Partito Democratico verrebbe lasciata scoperta. Alla fine dei conti, quindi, forse una scelta è già stata presa, ma ancora non la si vuol rendere nota. Anche se, come ha precisato Orlando, “il PD non farà nomi secchi. Abbia detto a Draghi di valutare lui le figure più idonee”.
Le acque sono mosse anche in casa Cinque Stelle. Non solo i pentastellati devono affrontare rivolte esterne e interne, ma devono ancora scegliere i nomi per i dicasteri che dovranno coprire. E anche in questo caso il percorso non è del tutto spianato: in lizza ci sono Luigi Di Maio che vorrebbe confermarsi agli Esteri, ma anche Stefano Patuanelli, Alfonso Bonafede e, chissà, forse addirittura l’ex premier Giuseppe Conte.
Governo Draghi, i nomi in gara del centrodestra
C’è poi la Lega, che oggi risulta essere forse quella che naviga in acque più tranquille. Dal canto suo propone la coppia Giorgetti-Bongiorno, e lascia le discussioni agli altri. Come a Forza Italia, che dovrebbe ricevere un solo ministero e al momento non tutti sembrano essere concordi sul nome di Antonio Tajani. In particolare a esprimere le sue perplessità è Annamaria Bernini, spalleggiata da Licia Ronzulli che vorrebbe sostituirla nel ruolo di capogruppo in Senato. Non sono alte le quotazioni poi sul nome di Mara Carfagna, nonostante sia stata la prima a spingere per appoggiare il nuovo governo Draghi. Per lei, infatti, sembrano fare il tifo solamente i gruppi parlamentari. E questo potrebbe non bastare.
Sull’altra sponda ci sono poi +Europa e Azione. Il che, in parole povere, si traduce in Emma Bonino Vs Carlo Calenda. E, infine, c’è Italia Viva. Matteo Renzi si è vantato al NYT di aver portato lui Draghi fino a Palazzo Chigi. Nonostante questo, però, non avrà più di un dicastero, forse. E’ scattata così anche tra le mura renziane la partita dei totonomi: si sceglierà di far tornare in auge la fedelissima Maria Elena Boschi, o si preferirà dare a spazio a figure super tecniche come, per esempio, Ernesto Maria Ruffini, così da conquistare il consenso di Draghi? Non dimentichiamoci che a pestare c’è anche Teresa Bellanova, che ci farebbe la firma a tornare a far parte dell’esecutivo.
I tecnici di fiducia di Draghi
Come è sempre stato ribadito, però, i ministeri più importanti nel governo Draghi andranno a dei tecnici di “alto profilo”. Al momento i più accreditati sembrano essere Marta Cartabia per la Giustizia, Rocco Bellantone (o forse di nuovo Roberto Speranza) alla Salute, Daniele Franco all’Economia. Quest’ultimo, però, sarebbe ben visto anche nel ruolo di sottosegretario a Palazzo Chigi. In quel caso, la scelta si sposterebbe allora verso Dario Scannapieco o Lucrezia Reichlin. Comunque, manca sempre meno: presto scopriremo la squadra ufficiale di questo governo dei Presidenti. >> Tutte le notizie di UrbanPost