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Il “green pass” valido già dalla prima dose, come ottenerlo: tutto quello che c’è da sapere

20/05/2021 08:45 - Aggiornamento 20/05/2021 10:22

Il «green pass» è valido da 15 giorni dopo la prima dose di vaccino anti Coronavirus e durerà per nove mesi. Questo è quanto prevede il testo finale del nuovo dl Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il decreto dispone infatti che il “green pass” sia rilasciato “anche contestualmente alla prima dose di vaccino” e che diventi valido dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione. Ma come si fa ad ottenere la certificazione verde Covid-19?

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Il «green pass» valido già dalla prima dose, come ottenerlo: tutto quello che c’è da sapere

Il «green pass», assolutamente gratuito, ha una validità nove mesi dalla data del completamento vaccinale. La durata del certificato per i vaccinati è stata infatti portata da 6 mesi a 9. È stato inoltre deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino. Ossia «con validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». Oltre al certificato vaccinale, sono considerati “green pass” anche il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo effettuato al massimo 48 ore prima. Come pure il referto dell’Asl che attesta la fine della malattia e quindi la completa guarigione. 

La “certificazione verde” è necessaria per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa, ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo. E sarà utile dal 15 giugno per partecipare a feste di nozze. Il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha annunciato che il governo Draghi potrebbe prevedere l’impiego del “green pass” anche per riaprire le discoteche, ad oggi l’unico settore che non ha una data per la ripartenza. È possibile il ricorso a questo certificato per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella oggi ammessa.

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Quale ruolo ha il certificato verde per spostarsi

Ma chi rilascia il «green pass»? Per i vaccinati «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione». Per chi è guarito dal Coronavirus la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta». L’esito negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Draghi ha annunciato anche che si potrà tornare a viaggiare in tutta Italia dall’estero con un “pass verde nazionale”, in attesa che entri in vigore il green pass europeo previsto per giugno. Leggi anche l’articolo —> Green pass per matrimoni e vacanze: come funziona e come richiederlo