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M5s, Grillo arriva a Roma per vedere Conte: l’ex premier ripensa ad una lista propria

10/02/2022 10:57 - Aggiornamento 10/02/2022 11:28

Grillo-Conte, vertice a Roma – Riuscirà Beppe Grillo a mettere in salvo la sua creatura politica? È la domanda che rimbalza da un giornale all’altro; un interrogativo che assilla i parlamentari pentastellati a Montecitorio. Inutile dirlo, quando il Fondatore si muove, torna nella capitale, è sempre per faccende “gravi”. Oggi l’ex comico avrà un colloquio con Conte e gli avvocati. L’obiettivo del faccia a faccia è di mettere ordine nel caos provocato dall’ordinanza del Tribunale di Napoli, che ha congelato il nuovo statuto del M5s e la successiva elezione dell’ex premier come leader. “Ci vuole la mano di Beppe…”, ha detto un deputato nel cortile della Camera.

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Grillo Conte, vertice a Roma: l’ex premier ripensa ad una lista propria, il retroscena

Giuseppe Conte sperava di risolvere la questione da solo, magari con una votazione sulla sua leadership e avviando una serie di consultazioni interne. L’intervento a gamba tesa di Grillo però che ha invitato al rispetto delle sentenze ha fatto capire che la soluzione è da cercarsi altrove. Come scrive Matteo Marcelli su «Avvenire» si ragiona su una soluzione condivisa. Da qui la necessità di vertici urgenti con i «big» del MoVimento. “Se le cose dovessero andare male, c’è chi ritiene che Conte possa rispolverare la vecchia idea di una sua lista già accarezzata ai tempi del duro scontro proprio con il fondatore”, osserva Marcelli. E sarebbe una contromossa non da poco. I nodi da sciogliere per Grillo sostanzialmente sono due: il primo è trovare un sistema per una nuova votazione nell’eventualità in cui la sospensione dello Statuto dovesse essere convalidata. Il secondo riguarda le lotte intestine nel MoVimento: è scontato che l’ex comico chieda di vedere a stretto giro anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Secondo quanto riferito da «Il Foglio» pure Davide Casaleggio sarebbe stato contattato informalmente da Beppe Grillo, che avrebbe risposto all’appello con un semplice “Se serve, ci sono”. Tra i problemi, come dicevamo, il possibile voto: per quale piattoforma si opterà? Si ritornerà su Rousseau, il sito gestito da Casaleggio appunto, oppure si procederà con il nuovo sistema SkyVote?

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Gli errori commessi dall’avvocato del popolo

A ricostruire l’aria che tira nel MoVimento Giulio Gambino di «TPI»: “La rivendicazione di Grillo, in un partito di cui è padre-padrone, possiamo tradurla così: ‘Ecco cosa succede se non fate come dico io’. Del resto la sua è e sarà sempre l’unica carica ancora in carica, il garante a vita del Movimento a cui tutti obbediscono e rispondono. Tanto che nei giorni del caos post-sospensiva impone ai suoi persino il silenzio: ‘Dovete stare zitti'”. Il giornalista ha poi elencato gli errori che avrebbe commesso l’ex premier Conte: “il primo, comunicativo”, la sera stessa della notizia si è presentato in tv da Lilli Gruber mostrandosi debole; il “secondo di metodo”, “in un movimento padronale e personalistico, chiunque sia il leader delegato, sarà sempre azzoppato. Se tu sei il presidente, e ti sei imposto con uno statuto che hai riscritto ex post, la prima cosa che devi fare dopo la notizia di Napoli è cercare un confronto, tuo malgrado, con il numero uno”. Il terzo invece “politico”: “Conte ha dimostrato di essere un buon leader da presidente del Consiglio, principalmente a causa della pandemia che ha rinvigorito la sua agenda di governo con alcuni primati non indifferenti. Ma non avere una linea politica è un grosso guaio. E Conte non ce l’ha più. Non è chiara la sua visione”. Sarà in grado l’ex premier di rimediare? Leggi anche l’articolo —> M5s, scontro tra Di Maio e Conte: “In gioco sentenza di espulsione”, il retroscena

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