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Chi avuto Omicron può ricontagiarsi? I chiarimenti dell’esperto

14/01/2022 10:46 - Aggiornamento 14/01/2022 10:50

Guariti Covid possono riprenderlo? Chi ha avuto Omicron si può contagiare di nuovo? Sono alcuni dei tanti dubbi che tormentano gli Italiani in questo momento, soprattutto quelli chiusi in casa durante le feste di Natale, in isolamento, perché risultati positivi. Una domanda lecita, a cui però non è semplicissimo dare una risposta: ci sono alcune considerazioni da fare.

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Guariti Covid possono riprenderlo?

Tanto per cominciare nessuno di noi può sapere se è stato contagiato con Omicron. Difatti il tampone positivo non specifica di che tipo di variante si tratti: potrebbe essere Omicron, Delta, Beta, Gamma o chissà che altro. È un’informazione riservata che resta ai laboratori che comunicano il dato all’Istituto Superiore di Sanità, a cui toccherà poi il compito di redigere un documento con le statistiche della situazione epidemiologica del Paese. Come spiega però «Il Corriere della Sera», che cita un recente report dell’Imperial College London, è probabile che chi è vaccinato (anche con terza dose) e si contagia, verosimilmente ha preso la variante Omicron. Nello specifico chi ha fatto tre dosi ha 4,5 volte più probabilità di risultare positivo ad Omicron rispetto ai non vaccinati; invece le persone con doppia dose hanno 2,3 volte più probabilità di contagiarsi con Omicron rispetto ad altre mutazioni. Torniamo dunque alla domanda iniziale: se ho avuto Omicron posso ricontagiarmi? C’è il rischio di prenderla una seconda volta?

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Chi avuto Omicron può ricontagiarsi? I chiarimenti dell’esperto

Sempre «Il Corriere della Sera» ha intervistato Mario Clerici, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano. «Direi di no perché la risposta immune, con anticorpi e con linfociti T, è potente e specifica per il virus con cui si viene a contatto, quindi ritengo molto improbabile una nuova infezione da Omicron, se effettivamente si è stati contagiati da Omicron. Si potrà invece contrarre un’infezione da un’altra variante, magari Delta o qualche nuovo ceppo mutato che potrà emergere nei prossimi mesi, scenario piuttosto probabile finché il virus continuerà a circolare», ha spiegato l’esperto, rassicurando i più. Che in altri termini vuol dire che il rischio di contagiarsi con la stessa variante è improbabile, ma possibile con un’altra.

«La storia dell’immunologia ci dice che è quasi impossibile contagiarsi con la stessa variante, per questo non esistono studi specifici sul tema» ha sottolineato Clerici. «Anche con il passare del tempo, pur con un calo di anticorpi specifici su Omicron, resteranno in circolo i linfociti T che ci proteggeranno dalla malattia: qualcuno potrà forse contagiarsi di nuovo con Omicron a distanza di tempo ma, grazie al lavoro delle cellule T, senza accorgersene e senza alcun cenno di malattia», le conclusione del docente. Leggi anche l’articolo —> Quali sono i sintomi di Omicron nei bambini: quando occorre recarsi in ospedale

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