«Voglio essere chiaro: Forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell’Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più. Fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all’attenzione del Parlamento e dell’opinione pubblica. Negli ultimi due anni con le leggi di Bilancio si sono fatti importanti passi in avanti, a partire dagli investimenti. Le Forze armate sono chiamate a rispondere a missioni decisive: la difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali, la difesa degli spazi euro-atlantici ed euro-mediterranei, le missioni internazionali». Così il ministro Lorenzo Guerini in un’intervista al «Corriere della Sera», in merito al voto della Camera di portare le spese militari al 2 per cento del Pil. «È necessario che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgere le missioni nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza. E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato», ha sottolineato.
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Ucraina, Guerini chiarisce cosa significa la circolare dell’esercito italiano
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato che sarà rafforzato il fianco est dell’Alleanza. Per noi cosa vuol dire? «L’Italia è un paese importante dell’Alleanza e si assume le sue responsabilità. Eravamo e siamo presenti in Lettonia con 250 unità, in Romania con le attività di sorveglianza degli spazi aerei atlantici oggi con 8 Eurofighter e prosegue l’impegno navale nel Mediterraneo orientale. Siamo disponibili a rafforzare le misure di rassicurazione dei paesi più esposti sul fianco sud-est. Per questo ho intensificato le interlocuzioni con l’Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni congiunte. Iniziative che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un’alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia», ha detto Guerini.
«Putin ha sbagliato i suoi calcoli: ha sottovalutato la reazione del popolo e delle forze armate ucraine»
Chiarimenti anche in merito alla circolare dello Stato maggiore dell’Esercito del 9 marzo: «Francamente sono sorpreso della sorpresa. È un’attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze armate». Qualche considerazione sulla No Fly Zone: «Non è la soluzione al problema perché è una misura che allargherebbe drammaticamente il conflitto. La soluzione sta nel percorso avviato: pesanti sanzioni alla Russia e sostegno materiale, anche con invio di armamenti, all’Ucraina, per fermare Putin e portarlo al negoziato».
Sulla possibilità di un negoziato Guerini ha detto: «L’Ucraina sta eroicamente resistendo all’invasione russa. Un’aggressione temeraria e sanguinosa. Putin ha sbagliato i suoi calcoli: ha sottovalutato la reazione del popolo e delle forze armate ucraine, ha sottovalutato i limiti della sua macchina militare, la reazione unanime della Nato e dei Paesi europei e la condanna della comunità internazionale. È tempo che capisca che non c’è altra strada che quella diplomatica. Ciò passa attraverso il riconoscimento che una vittoria strategica per lui non è più possibile. Bisogna lavorare a un negoziato trasparente e sincero che ponga fine alle sofferenze del popolo ucraino». Leggi anche l’articolo —> Russia-Ucraina, Pentagono: “Putin in affanno, minaccia nucleare”