Il vaccino anti Covid dovrebbe arrivare in Italia da gennaio 2021. La notizia annunciata ieri da Pfizer e Biontech sull’efficacia del vaccino che queste aziende farmaceutiche stanno sviluppando ha causato non poco entusiasmo. Il vaccino si è rivelato efficace al 90%, un tasso che lo mette allo stesso livello di vaccini efficaci come quello per il morbillo. Le borse stanno volando. E già si parla di quando si potrà disporre delle dosi per vaccinare le persone in Italia. Un patto segreto garantirebbe 1,7 milioni di dosi già a gennaio.
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Vaccino Covid in Italia: a gennaio 1,7 milioni
Lo afferma La Repubblica, che racconta il retroscena, ovvero l’incontro del Ministro della Salute con i vertici della Pfizer. La riunione in video-conferenza si è tenuto il 29 ottobre scorso, al Ministero della Salute. Roberto Speranza si è collegato con alcuni dei massimi rappresentanti dell’azienda farmaceutica statunitense. La riunione è tenuta segreta, riservatissima. Lo scopo è pianificare la tempistica, i dettagli tecnici e logistici per avviare le vaccinazioni anti-Covid in Italia. 1,7 milioni di dosi saranno disponibili agli italiani per la seconda metà di gennaio 2021. Infatti, l’azienda farmaceutica aveva comunicato di poter produrre milioni di dosi entro la fine dell’anno. I primi a ricevere il vaccino saranno medici ed infermieri. La notizia è più che mai confortante per tutta l’Italia, dove i contagi galoppano e le autorità sanitarie invocano il lockdown completo.
I contratti europei con le aziende farmaceutiche
In quanto Paese dell’Unione Europea, l’Italia già rientrava negli accordi presi dall’UE con le aziende produttrici. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, aveva infatti annunciato un contratto con Pfizer-Biontech per l’acquisto di 200 milioni di dosi, con l’opzione di altri 100 milioni. Ma prima di ieri, nessuno aveva la speranza di poterlo ottenere già a gennaio, prospettando anzi la possibilità di vaccinare non prima di aprile. I contatti con le varie aziende farmaceutiche in corsa per il vaccino sono stati numerosi. ll primo contratto era stato firmato con AstraZeneca a giugno, e vedeva l’Italia come Paese promotore insieme ad Olanda, Germania e Francia. I patti con AstraZeneca prevedevano un approvvigionamento di 400 milioni di dosi. >> Tutte le news di UrbanPost