Omicidio Ilenia Fabbri: pensavamo di avere sentito già abbastanza sul delitto di Faenza ma così non è. Purtroppo nelle ultime ore sono emersi ulteriori agghiaccianti particolari che, se confermati dalle indagini, aggraverebbero la posizione di Claudio Nanni, ex marito della vittima in carcere con l’accusa di essere stato il mandante dell’omicidio. E se l’uomo, convocato in Questura ieri 22 marzo per essere interrogato, ha scelto a sorpresa di avvalersi della facoltà di non rispondere, il killer reo confesso Pierluigi Barbieri invece ha parlato. E tanto.
Claudio Nanni nuovo interrogatorio: il presunto mandante del delitto fa scena muta
Nell’interrogatorio chiesto dalla Procura di Ravenna, il 54enne sospettato di avere commissionato il delitto della ex, 46enne madre di sua figlia, sgozzata il 6 febbraio scorso nel suo appartamento di Faenza (Ravenna), non ha proferito parola. Eppure davanti al Gip, quando era stato arrestato, aveva fatto parziali ammissioni sostenendo di aver ingaggiato Barbieri ma “solo” per spaventare la donna.
Invece Barbieri, reo confesso dell’omicidio, interrogato lo scorso 17 marzo ha aggiunto sconcertanti rivelazioni a quelle fatte inizialmente. Non solo dunque ha confermato quanto già detto, ovvero che avrebbe agito su commissione in cambio di 20mila euro e un’auto usata. Barbieri, alias ‘lo Zingaro’, pregiudicato di origine cervese ma domiciliato nel Reggiano, ha rivelato: «L’omicidio di Ilenia Fabbri era stato tentato già altre due volte». (Continua dopo la foto)
Potrebbe interessarti anche —> Ilenia Fabbri, la figlia difende suo padre presunto mandante del delitto: «Mio babbo non voleva ammazzare la mamma»
Ilenia Fabbri, parla il killer: «Omicidio già tentato altre due volte»
Stando al suo racconto, lui e Nanni avrebbero cercato di uccidere Ilenia già lo scorso anno, per ben due volte. La prima a settembre: il piano sarebbe stato di ucciderla e far sparire il cadavere. La seconda, a fine ottobre, avrebbero ordito un piano molto simile a quello andato in scena lo scorso 6 febbraio. Nanni avrebbe dovuto prelevare la figlia dalla casa dell’ex moglie all’alba, e lasciare il campo libero a Nanni perché si introducesse nell’abitazione per ucciderla, munito di una copia delle chiavi che lui gli aveva precedentemente procurato.
Un imprevisto – l’arrivo in ritardo di Nanni – avrebbe mandato tutto all’aria. Prima del primo tentativo di omicidio, Nanni avrebbe consegnato a Barbieri un trolley in cui nascondere un cadavere e una vanga con cui poi seppellire Ilenia Fabbri in un punto isolato già da loro identificato.
Si apprende che, stando al primo piano omicida, dopo averla uccisa Barbieri avrebbe dovuto cospargere di acido il corpo di Ilenia e gettarlo in una buca. Fosso già scavato nelle campagne faentine e che gli inquirenti avrebbero individuato. Barbieri avrebbe fornito anche altri particolari per dimostrare l’attendibilità del suo racconto. In un magazzino dell’officina di Nanni, infatti, nei giorni scorsi la polizia avrebbe sequestrato una vanga, dell’acido e un trolley. Non solo, come riporta TgCom 24 “Sempre Barbieri ha dato indicazione per recuperare in un campo adiacente a una piazzola dell’autostrada A14 tra Faenza e Imola il manico di un martello da carpentiere con cui aveva provato a soffocare la donna subito prima di tagliarle il collo con un coltello da cucina recuperato nell’abitazione”.
La posizione di Claudio Nanni rischia di aggravarsi
Tutti i nuovi elementi emersi, se confermati, andrebbero a suffragio della ipotesi della aggravante della premeditazione per motivi abietti. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, il presunto mandante dell’omicidio di Ilenia Fabbri da tempo aveva meditato di eliminarla. Non voleva corrisponderle l’ingente somma di denaro di sua spettanza. C’era anche una causa legale in corso e un’udienza importante fissata proprio a fine febbraio. Potrebbe interessarti anche —> Claudio Nanni: la figlia Arianna crede alla sua versione