Immigrazione clandestina. La svolta europeista di Matteo Salvini è risultata “indigesta” ad alcuni. Il direttore di Libero Quotidiano Vittorio Feltri oggi è tornato a parlare del problema degli sbarchi e non ha risparmiato una stoccata al leader della Lega.
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Immigrazione clandestina, Feltri punge Salvini: «Datti una mossa o ti sei imborghesito?»
«Da quando c’è la pandemia noi italiani abbiamo trascurato il problema dell’immigrazione selvaggia. Per molti mesi Matteo Salvini si era battuto con successo al fine di arginare questo fenomeno e per questo ora deve affrontare grane giudiziarie. Ieri e l’altro ieri sono arrivati sulle nostre coste migliaia di extracomunitari dall’Africa, molti dei quali malati di Covid. Già abbiamo tanti infettati nel nostro Paese, manca solo che ne importiamo altri», scrive nel suo editoriale Vittorio Feltri. Fin qui sembra un film già visto, con tanto di attacco ai Dem: «Bisognerebbe che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese facesse qualcosa e invece non muove un dito. Purtroppo la maggioranza oggi ospita al suo interno anche il Partito Democratico, da sempre favorevole all’immigrazione e allo Ius soli. Il fenomeno degli sbarchi, se trascurato, può aggravare i problemi che già abbiamo», ha rimarcato il giornalista bergamasco. Poi la frecciatina a Matteo Salvini, che si sarebbe ammorbidito con la nomina di Mario Draghi a premier.
«Torna ad essere quello di un tempo», l’appello del direttore bergamasco al leader della Lega
«Mi auguro che si crei un movimento di pensiero popolare che possa imporre ai nostri governanti di non trascurare quest’invasione, una tragedia per il nostro Paese che già deve fronteggiare difficoltà economiche e la disoccupazione. Mi auguro anche che Salvini, il quale da qualche tempo si è un po’ imborghesito, si svegli e riprenda la sua battaglia, che è stata la sua forza e che ha consentito alla Lega di diventare il primo partito italiano. Salvini, datti una mossa, torna a essere quello di un tempo», ha tuonato Vittorio Feltri su “Libero”. Leggi anche l’articolo —> Draghi Salvini faccia a faccia: «Abbassare i toni», la partita tra aperturisti e rigoristi