Impianti sciistici chiusi – Lunedì 15 febbraio 2021. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che la decisione di rinviare l’apertura degli impianti da sci almeno al 5 marzo non è stata presa in autonomia dal ministro della Salute, Roberto Speranza. A condividere tale provvedimento, arrivato a meno di un giorno dal riavvio degli impianti, il governo tutto e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Una scelta che ha fatto montare su tutte le furie gli operatori del settore. Due ministri leghisti, Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia, hanno sottolineato la necessità di indennizzare questi ultimi al più presto. A “soffiare” sul fuoco Giorgia Meloni, che ha pubblicato un duro attacco sui social.
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Impianti sciistici chiusi, Meloni contro Speranza: “Uno sfregio agli Italiani”, il ministero si difende
Su Twitter la leader di Fratelli di Italia ha pubblicato una foto che mostra le montagne innevate, il viso in bianco e nero del ministro della Salute e la scritta “la montagna merita rispetto, non Speranza”. Poi la scritta mordace: “Turismo invernale asset economico insostituibile. I pregiudizi e l’ironia di queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, senza preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto a chi vive e lavora in montagna”.
Su Facebook Giorgia Meloni è stata ancora più severa: “Chi sostiene che lo sci è un’attività sacrificabile ignora che il turismo invernale è un asset economico insostituibile e non si rende conto che per tanti territori è l’unica fonte di ricchezza e occupazione”. E ancora: «I commenti approssimativi, i pregiudizi e l’ironia che sto leggendo in queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, peraltro con poche ore di preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto per tantissimi nostri connazionali. Fratelli d’Italia è l’unico partito ad aver celebrato più volte gli Stati Generali della Montagna e ad aver difeso in Parlamento le istanze di tutti quei cittadini che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare dove sono nati e cresciuti: lo dimostra la mozione approvata alla Camera ormai un anno fa, rimasta lettera morta per colpa della sinistra e della maggioranza. La montagna è un pezzo dell’identità italiana e non può essere umiliata in questo modo».
«La variante inglese più letale del 20-30%»
La decisione di chiudere gli impianti sciistici non è stata presa solo da Roberto Speranza, su sollecitazione del Cts, ma anche col benestare del presidente del Consiglio Draghi. Il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi, ospite a “A che tempo che fa”, chiede un lockdown totale. L’esperto ha sottolineato che in «questo momento le attività che comportano assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia. E gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera».
A “La Stampa” il professore poi ha dichiarato: «Tutte le varianti del virus Sars-Cov-2 sono temibili. E ci preoccupano ma, in particolare, quella inglese risulterebbe essere anche lievemente più letale e sta facendo oltre mille morti al giorno in Gran Bretagna». Leggi anche l’articolo —> “La variante inglese è più letale”: lo studio internazionale ora sul tavolo del Cts