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“Faccia a faccia” con Draghi, Salvini ne esce rammaricato: «Certe considerazioni ingenerose»

28/07/2021 16:50 - Aggiornamento 28/07/2021 17:05

Incontro Salvini Draghi, ecco come è andata – Mercoledì 28 luglio 2021. Sembra parlare un’altra lingua il presidente del Consiglio; un idioma che non è il “politichese”. Sarà forse per questo che deputati e senatori fanno una gran fatica a capirlo e lui stesso non riesce ad entrare in sintonia con loro. Non è un mediatore, non deve fungere da “cerniera” per ottenere consensi. Draghi davvero non ne ha bisogno: vuole solo fare in fretta, consapevole degli impegni presi con l’Europa. Lo si capisce da alcuni dettagli, frasi: le ‘sabbie mobili’ della politica lo irritano. Probabilmente per tale ragione è così tranchant ultimamente. Tra i primi a pagarne lo scotto il leader della Lega Salvini, che alla conferenza stampa dello scorso giovedì, quella sull’obbligatorietà del Green Pass, è stato messo all’angolo, o meglio dietro alla lavagna. Inutile girarci attorno: al cospetto del professor Draghi sembrano, talvolta, tutti un mucchio di scolaretti.

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incontro Salvini draghi

Incontro Salvini Draghi, il leader delle Lega ne esce rammaricato: «Certe considerazioni ingenerose»

Il governo non prevede misure contro l’epidemia Covid tra oggi e giovedì. Almeno questo è quanto ha dichiarato il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Leggevo che ci sarebbero state restrizioni, ma così non è. Valuteremo la settimana prossima in base ai dati», ha aggiunto il leghista. Un incontro “proficuo” su vari temi che non sarebbe andato troppo bene: almeno è quello che si intuisce sentendo il senatore. Ci sarebbe stato un chiarimento sulle parole forti espresse dal premier in conferenza stampa: «Sì, c’è stato, ma chiedetelo a lui», ha detto lapidario Salvini. «Ho sottolineato il rammarico, come Lega stiamo lavorando come matti per tenere insieme tutto, certe considerazioni sono ingenerose», ha sottolineato il leader della Lega. Sui vaccini l’ex ministro dell’Interno ha ribadito ancora una volta di essere “per le libertà” e di non riconoscere divisioni in “no vax e sì vax”. «Le libertà per me sono sacre, invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi, perché in quel caso il vaccino salva la vita. Ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile», ha chiarito il segretario del Carroccio. Con Draghi, ha aggiunto, «abbiamo parlato di una scuola in presenza per tutti, senza discriminazioni e senza distinzioni».

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La stoccata al premier sul Green Pass: «Trasformiamo baristi, bagnini e camerieri in poliziotti?»

Il Green Pass continua a non convincere troppo il leghista. Non ha risparmiato Salvini infatti una bordata all’ex numero uno della Bce«Chiediamo che prima di ipotizzare ulteriori limitazione su trasporti, obblighi su insegnanti e operai, si attendano nuovi dati, perché c’è una stagione turistica in pieno corso e prima di complicare la vita agli operatori commerciali e alle famiglie si attendano nuovi dati. Che facciamo? Trasformiamo baristi, bagnini e camerieri in poliziotti? Gli italiani sono persone di buon senso e rispettosi, non meritano altri problemi e altra burocrazia, penso soprattutto al mondo del turismo, del commercio e ai molti genitori con figli, alle loro difficoltà». Non ha indietreggiato Salvini: «Se la situazione si complica bisogna correre ai ripari, ma complicare la vita a 30 milioni di italiani e a milioni di operatori economici, a mamme e papà di ragazzi di 12, 13, 14 anni francamente no. Oggi la situazione è assolutamente sotto controllo». Qualche parola infine sulla Riforma della Giustizia: «C’è Giulia Bongiorno che sta lavorando in questi minuti, noi vogliamo risolvere, mi sembra che centinaia di emendamenti li abbia presentati il M5S, non noi». Leggi anche l’articolo —> Draghi gela Salvini: «L’invito a non vaccinarsi è a morire», retroscena 

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