Un’infermiera di Pescara a fine turno ha trovato sulla sua auto un volantino negazionista del Covid-19. La donna ha deciso di rispondere attraverso un lungo video su Facebook. Michela, questo è il nome della giovane infermiera di Pescara, ha definito il volantino “uno scempio”. Altri volantini dello stesso tipo sono stati trovati anche affissi all’interno dell’ospedale stesso. Nel testo del foglio si contesta la gravità degli effetti del Covid-19, riportando quattro notizie di cronaca come prova. Armata di pazienza, Michela ha analizzato e risposto a ogni punto del volantino negazionista con la speranza di arrivare all’autore o all’autrice del testo.
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Infermiera risponde ad un volantino negazionista
Michela è un’infermiera di Pescara e qualche sera fa sulla sua auto ha trovato un volantino negazionista. La donna, con un lungo video su Facebook, ha deciso di controbattere alle tesi riportate nel testo del foglietto. L’infermiera, come riportato da Fanpage, ha esordito così: «Sono Michela, per chi non mi conoscesse sono una infermiera all’ospedale civile di Pescara. Non lavoro in un reparto Covid, ma ciononostante come da prima della pandemia ‘mi faccio il mazzo’ e sulla mia automobile nel parcheggio dei dipendenti ho trovato uno scempio, un volantino negazionista». A questo punto Michela ha iniziato un vero e proprio dialogo virtuale con l’autore o l’autrice del testo: «Dici che la mortalità è dello 0,05% e riguarda solo gli over 70, ma sai di quante persone parliamo? È devastante, forse per te è accettabile?». Poi ha spiegato anche la questione “influenza”: «D’influenza si muore, nonostante esista il vaccino. In caso del Covid parliamo di una “influenza” per la quale il vaccino neppure esiste, dai che forse ci arrivi».
Un discorso che non è passato inosservato
Infine, nel volantino si fa riferimento al fatto che “essere positivi non vuol dire essere malati”: A questo punto, dopo aver spiegato la situazione difficile negli ospedali, Michela ha concluso obiettando anche a quest’ultima affermazione negazionista: «Potresti anche non ammalarti, ma poi ti porti sulla coscienza i tuoi cari che contagi. È anche colpa di voi negazionisti che non seguite le regole, se i vostri negozi sono chiusi è anche colpa vostra che indossate mascherine inutili. Noi medici e infermieri non siamo eroi, siamo professionisti che operano con dedizione e serietà da prima della pandemia, voi non meritate i nostri sacrifici. Quindi se ti ammalerai di Covid o di altre malattie, non venire in ospedale. Non ti meriti le nostre cure». >> Altre News