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Italia dopo il Coronavirus, Coldiretti: “Danni per 8 miliardi a tutta la filiera”

01/06/2020 13:07 - Aggiornamento 01/06/2020 14:29

Italia dopo il Coronavirus. Dopo l’allarme di Confcommercio, arriva anche quello di Coldiretti. L’associazione delle aziende agricole pone l’accento su gravi danni creati dalla chiusura delle frontiere: l’ammanco di 31 milioni di turisti stranieri a maggio ha messo in ginocchio commercio di prodotti agroalimentari e aziende agrituristiche. E anche l’imminente riapertura, pur attesa con speranza, non potrà colmare se non tra mesi la gigantesca flessione del giro d’affari del settore.

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Italia dopo il Coronavirus

Italia dopo il Coronavirus, 31 milioni di turisti persi a maggio: 8 miliardi di perdite

Ammontano a 31 milioni le presenze turistiche italiane e straniere perse a maggio per effetto dell’emergenza coronavirus che ha praticamente azzerato i flussi dei viaggiatori come pesanti effetti sull’economia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che senza l’attesa riapertura tra regioni e alle frontiere il commercio non riparte come evidenziano anche i dati di Confcommercio. “L’impatto economico a maggio è stato infatti drammatico – commenta l’organizzazione agricola – con l’azzeramento della spesa turistica e una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 8 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping che ha colpito bar, ristoranti e negozi”.

“A pagare il conto più salato è l’alimentare con il cibo che – sottolinea la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.

Italia dopo il Coronavirus: per il ponte del 2 giugno 80% di prenotazioni in meno negli agriturismi

La decisione di programmare la riapertura della circolazione tra le regioni al 3 giugno e non al 1° del mese è un’altra sciagura per il settore. Negli agriturismi italiani si registra un calo delle presenze dell’80% in occasione del ponte del 2 giugno. E’ quanto stima la Coldiretti  rispetto allo scorso anno sulla base delle prenotazioni indicate da Terranostra.

La ripresa procede con grande rilento sia per l’offerta di alloggio che l’attività di ristorazione , ridotta al minimo, anche se gli agriturismi spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea la Coldiretti – i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. >> Tutte le notizie di economia

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