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Russia-Ucraina, l’Italia rischia di entrare in guerra? Gli scenari possibili

26/02/2022 11:06 - Aggiornamento 26/02/2022 11:10

L’Italia rischia di entrare in guerra? La prima cosa da tenere in considerazione è che l’Italia è membro della Nato. Come ha ricordato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il nostro Paese intende fornire il “pieno supporto alle misure che verranno decise”. In altre parole, il governo italiano può aiutare l’Ucraina, ad esempio fornendo mezzi militari. “Il ruolo dell’Italia in questa guerra si sviluppa nell’ambito della sua appartenenza alla Nato che, in questa fase, sta rafforzando il suo profilo deterrente”, ha detto Pietro Batacchi, direttore di ‘Rivista italiana difesa’. Lo stesso esperto, giorni fa, ha ricordato che è stata molto importante l’attività degli UAV spia Global Hawk del sistema Nato AGS (Alliance Ground Surveillance) basato a Sigonella.

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Russia Ucraina Italia rischia entrare guerra

Italia rischia di entrare in Guerra Russia Ucraina? Gli scenari possibili, ecco cosa può succedere

“Siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilità della Nato e non c’è nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’informativa alla Camera sulla situazione in Ucraina. “L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà alla causa ucraina e di difesa dell’architettura di sicurezza europea”, ha osservato il premier. Dopo l’informativa sul conflitto di Kiev il governo ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, in modo da intraprendere iniziative di protezione civile in Ucraina.

“L’adozione del provvedimento è necessaria al fine di assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza”, i chiarimenti in una nota di Palazzo Chigi. Cosa significa questo? Che l’Italia è in guerra? No, il nostro Paese si sta muovendo con l’Alleanza Atlantica a colpi di sanzioni, che per ora però non stanno sortendo l’effetto sperato. Per ora non c’è tuttavia il rischio concreto che il governo italiano decida di partecipare attivamente al conflitto. L’Italia vuole insistere per vie diplomatiche.

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Il conflitto non coinvolge direttamente il nostro Paese

La guerra non coinvolge direttamente l’Italia da un punto di vista militare proprio perché l’Ucraina non fa parte della Nato, non gode quindi della garanzia di intervento degli altri membri dell’Alleanza Atlantica. L’Articolo 4 del Patto Nord Atlantico recita: «Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata». Nell’Articolo 5 si legge invece che «le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti».

Dunque, allo stato attuale, i Paesi che confinano con l’Ucraina, se si sentono sotto attacco, possono chiedere un intervento militare congiunto dell’Alleanza Atlantica. La Nato, e di conseguenza l’Italia, non sta programmando di inviare truppe in Ucraina, ma sta aumentando il contingente nella parte orientale dell’Alleanza. Ad ogni modo, saranno gli eventi a dettare l’agenda di Draghi: l’Italia è pronta a prepararsi ad ogni eventualità. Leggi anche l’articolo —> Che cos’è la Nato: perché l’Articolo 4 potrebbe portarci in guerra

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