Questa sera, giovedì 25 marzo 2021, su Italia 1, alle ore 21.20, “La fabbrica di Cioccolato”, film strepitoso del 2005 diretto da Tim Burton, ispirato all’omonimo romanzo di Roald Dahl del 1964. La pellicola narra la storia del piccolo Charlie Bucket, un ragazzino povero, che sogna di aggiudicarsi uno dei cinque biglietti d’oro per varcare i cancelli della misteriosa fabbrica di Willy Wonka. Eccoci pronti a svelare alcune curiosità sul film per ragazzi con protagonista il brillante Johnny Deep, sovente alter ego del regista sul grande schermo.
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“La fabbrica di cioccolato” curiosità: tutto quello che (forse) non sai sul film di Tim Burton
Tim Burton sbarcò nel 2005 nei cinema con “La fabbrica di cioccolato”, titolo originale “Charlie and the Chocolate Factory”), tratto dall’omonimo romanzo di Roald Dahl. Dallo stesso libro è stato tratto un altro celebre adattamento “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, del 1971, diretto da Mel Stuart, con Gene Wilder. Tim Burton in più interviste spiegò di non aver tratto ispirazione da quest’ultimo, ma dal libro, nel tentativo di recuperarne lo spirito originale. E ciò appare chiaro tenendo conto soprattutto della colonna sonora originale scritta da Danny Elfman, frequente collaboratore del regista Tim Burton. I testi degli Umpa Lumpa sono adattati dal romanzo e perciò accreditati a Roald Dahl. Inutile dirlo, tra i punti di forza del film vi è proprio la colonna sonora, come anche i costumi, realizzati dall’italiana Gabriella Pascucci, che per il lavoro svolto ha ottenuto anche una Nomination all’Oscar. Eppure il regista si è preso delle licenze: il dottor Wilbur Wonka, padre di Willy Wonka, interpretato da Christopher Lee, non appare nel libro di Roald Dahl, ma è stato ideato per la pellicola. Un modo per rendere il cioccolatiere meno “tipo” e più “personaggio”, vale a dire con un passato ben definito alle spalle.
Perché Johnny Deep? Per il ruolo maschile tanti provini
Perché proprio Johnny Deep? Per il ruolo del protagonista maschile ci sono stati tantissimi provini. Tanti i nomi scartati: da Jim Carrey a Nicolas Cage, da Christopher Walken a Robin Williams. Ma anche in questo caso è stato il regista ad imporsi: per la parte di Willy Wonka voleva assolutamente Deep, che si rivelò all’altezza delle aspettative. Curiosità sulla capigliatura? L’attore si è ispirato a quella di Anna Wintour, la direttrice della rivista di moda “Vogue”. Ne ha preso in prestito anche gli iconici occhiali giganti. Per la parte di Nonno Joe si era pensato al grande Gregory Peck, che però morì prima delle riprese. Allora essa fu affidata a David Kelly. Nella pellicola, compare anche Billy-Ray, figlio del regista Tim e Helena Bonham Carter. Dove? Nella scena dell’ingresso nella fabbrica di Willy Wonka: è il bambino nella carrozzina in mezzo alla folla.
“La fabbrica di cioccolato” il film di successo ispirato al romanzo di Roald Dahl: chicche dal backstage
Qualche altra chicca? In una delle scene più famose del film, quella di Veruca Salt si vedono degli scoiattoli spaccare delle noci. Il regista non ha impiegato alcun effetto speciale: erano 40 esemplari realmente addestrati. Qualche trucco però è stato usato: delle 110.000 caramelle realizzate, solo 1850 sono reali, le restanti erano di plastica. Per la loro produzione è stato siglato un accordo con la Nestlé. Il film è stato girato interamente nei Pinewood Studios inglesi, pur essendo una produzione americana. Burton non ha voluto usare ambientazioni digitali perché convinto che i bambini recitino meglio su un set vero. Fu anche per questa scelta che si decise di far interpretare tutti gli Umpa Lumpa a Deep Roy, ripreso più e più volte per poi montare le immagini insieme onde formare i 165 omini. Il risultato? Sorprendente. Non credete, anche voi? Leggi anche —> “Ghost” e la scena del vaso, Demi Moore: «Fu come una danza…», il retroscena a distanza di anni