Vai al contenuto

Lega, anche il vice di Zaia riceve Bonus Inps di 600 euro: «A mia insaputa»

12/08/2020 09:54 - Aggiornamento 12/08/2020 09:56

La “Lista della vergogna” si fa sempre più affollata. Con l’hashtag di rivolta #FuoriINomi, i parlamentari che hanno richiesto il Bonus Inps di 600 euro spuntano fuori come funghi, si sono autodenunciati quasi tutti. Tra i nomi nuovi, tre provengono dalla Veneto. Si tratta di tre esponenti della Lega, due consiglieri regionali, Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli, e del vicepresidente di Zaia, Gianluca Forcolin. Montagnoli assicura che il bonus è stato richiesto per effettuare beneficenza, mentre Barbisan e Forcolin giurano di esserne all’oscuro. Il sussidio sarebbe stato richiesto a loro insaputa.

Lega bonus 600 euro

>> Leggi anche: Annalisa Scarrone Instagram, irresistibile gioco di ombre in spiaggia: «Un sogno!»

Lega, Bonus 600 euro: «Escluderemo dalla lista chi ha fatto richiesta»

Forcolin spiega che la sua domanda sarebbe stata respinta e che quindi non ha mai ricevuto il bonus. In una intervista al Corriere della Sera, dice che ad effettuare la richiesta è stata la sua collega: «Sono socio in uno studio di tributaristi. Avevamo sette dipendenti in cassa integrazione. Il dato di fatto, però, è che io non ho visto un centesimo. La domanda non è stata accettata: non è arrivato mai nulla. La richiesta rispondeva a ogni criterio di legittimità e quei 600 euro, fossero arrivati, sarebbero rimasti nelle casse dello studio».

Lega bonus 600 euro

>> Leggi anche: Coronavirus Usa, Trump: «Acquistate 100 milioni di dosi del vaccino»

Bonus 600 euro, tre casi nella Lega

Tra i consiglieri della Lega ci sono due casi, Barbisan e Montagnoli. Il primo conferma di aver ricevuto la cifra e di averla prontamente devoluta in beneficienza. Spiega anche che la richiesta è stata effettuata dal suo commercialista: «Quando l’ho visto gli ho detto per carità di Dio non farlo mai più». Montagnoli invece racconta: «Quando è uscito il decreto Cura Italia, che riguardava tutti i lavoratori autonomi, ho deciso con mia moglie di richiedere il bonus con l’intento fin da subito di devolverli per l’emergenza Covid e a chi lavora nella protezione civile. Ho sbagliato: con il senno di poi ho fatto una leggerezza, ma in buona fede». Lorenzo Fontana ci tiene a far sapere che: «Si ribadisce quanto già affermato giorni fa. La linea è quella di escludere dalle liste chi ha fatto domanda per il bonus Inps, una linea confermata  da una telefonata con il segretario Salvini. La decisione definitiva sarà presa dopo una consultazione col direttorio della Liga Veneta.