«Penso che nel 2022 si andrà a votare». Così dal palco della Leopolda 11 il leader di Italia viva Matteo Renzi. «Ho l’impressione che i principali leader delle forze politiche italiane, i leader di M5S, Pd, Lega e Fratelli d’Italia, abbiano un interesse politico e in alcuni casi personale di andare a votare. È un dato di fatto oggettivo, penso che dovremo essere pronti all’una e all’altra ipotesi», ha aggiunto l’ex premier nel suo intervento alla kermesse organizzata a Firenze.
leggi anche l’articolo —> Berlusconi e la campagna per il Quirinale a colpi di opuscoli | Retroscena
Leopolda 11, l’avvertimento di Renzi: «Penso che nel 2022 si andrà a votare, è un errore»
«Penso che sarebbe un errore per il nostro paese andare a votare, penso che la priorità dovrebbe essere lavorare sul Pnrr. Un’incredibile mole di denari che arriva al nostro paese, non perché l’ha portata Conte. C’è un algoritmo fatto da due dirigenti olandesi in sede di istituzioni europee che hanno matchato le caratteristiche macroecononiche dell’Italia e i denari che vengono dall’Europa. Non è un merito del governo che ha fatto la trattativa, è un algoritmo. Questa mole di denari incredibile non l’avremo per anni. I dati di questi giorni dimostrano che non siamo ancora fuori dal tunnel», ha chiarito Matteo Renzi. «Questa Leopolda non deve servire solo a vedere il cammino che abbiamo fatto, ma anche ad indicare una direzione», ha sottolineato l’ex sindaco di Firenze.
«Non siamo noi che abbiamo abbandonato la bussola del riformismo», l’affondo di Renzi al Pd
Qualche parola poi sulla favorita nei sondaggi, Giorgia Meloni: «È stata sdoganata da una certa cultura di sinistra ed è considerata come migliore amica del campo avversario. Meloni sta facendo delle operazioni politiche che dovrebbero aprire una discussione. La Meloni considera Marine Le Pen troppo moderata rispetto a lei. Il posizionamento politico di Giorgia Meloni non è preoccupante solo in Italia ma soprattutto in Europa», ha rimarcato Renzi. Il centro è «uno spazio politico di vittoria o di sconfitta che in questo momento segna i governi in Germania, Francia, Usa, che può essere e probabilmente sarà decisivo alle elezioni, specie se ci saranno nel 2022». Poi, concludendo i lavori all’ultima giornata dell’undicesima edizione della Leopolda, Renzi ha dichiarato: «Non siamo noi che abbiamo abbandonato la bussola del riformismo, chi lo abbandonato insegue i populisti sul loro terreno. Noi rimaniamo quelli del Jobs act e impresa 4.0, sono loro che adesso strizzano l’occhio al Rdc». E ancora: «Chi vuole lasciare Iv per allearsi con Conte o Taverna vada, avrà il nostro rispetto ma non il nostro consenso». Leggi anche l’articolo —> Leopolda 2021, Maria Elena Boschi in lacrime: “Basta con la macchina del fango” [VIDEO]