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Chi è Lilli Gruber: carriera, vita privata e curiosità sulla giornalista

07/10/2021 14:45 - Aggiornamento 07/10/2021 14:52

Per tante che vogliono fare questo mestiere Lilli Gruber è un punto di riferimento. La prima donna a condurre un telegiornale alle 20, senza rinunciare alla propria femminilità, e inviata di guerra in tempi in cui esserlo pareva una prerogativa tutta maschile. All’anagrafe Dietlinde Gruber (Bolzano, 19 aprile 1957), è giornalista, autrice televisiva, conduttrice televisiva e scrittrice. Ripercorriamo insieme la sua carriera, iniziata negli anni Ottanta, svelando anche qualche curiosità sulla sua sfera privata. 

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Lilli Gruber

Chi è Lilli Gruber: carriera, vita privata e curiosità sulla giornalista

Lilli Gruber ha lavorato per la TGR, il TG2 e il TG1, conducendo le principali edizioni delle testate, raccontando eventi importanti come il crollo del muro di Berlino e la guerra in Iraq. Figlia di Alfred Gruber, imprenditore di lingua tedesca proprietario di un’impresa di macchine edili, dopo la separazione dei genitori Lilli Gruber è cresciuta ad Egna. Lì ha frequentato il liceo linguistico all’interno dell’istituto delle suore Marcelline a Bolzano, poi a Venezia la facoltà di Lingue e letterature straniere, svolgendo il praticantato giornalistico a Telebolzano. La Gruber dopo aver scritto per quotidiani come L’Adige e Alto Adige, è approdata in Rai, dapprima a Sender Bozen, il canale di lingua tedesca, poi, nei primi anni ottanta, alla redazione di Bolzano della TGR del Trentino-Alto Adige. Sotto la guida di Antonio Ghirelli, nel 1986, è passata al TG2, conducendo l’edizione di mezza sera del telegiornale e facendosi notare per il carisma e per la postura di tre quarti. Dall’anno 1989 Lilli Gruber ha cominciato a fare l’inviata di guerra con il desiderio di farsi occhi e orecchie degli spettatori. Il crollo del muro di Berlino l’ha raccontato nel suo primo libro Quei giorni a Berlino, pubblicato da Rai Eri e scritto insieme a Paolo Borella. Dal 1990 è passata al TG1, inizialmente occupandosi di politica estera, per poi condurre l’edizione principale delle 20.

Nel 1994 ha esordito Lilli Gruber come conduttrice presentando il programma giornalistico Al voto, al voto!. In quegli anni collaborava con giornali importanti come La Stampa e Il Corriere della sera. Dal 2004 al 2008 è stata parlamentare europea, eletta dalla Lista Uniti nell’Ulivo, dimettendosi poi per assumere nel settembre 2008 la conduzione di Otto e mezzo in onda su La7.

Lilli Gruber

È legata sentimentalmente al giornalista Jacques Charmelot

Curiosità? Lilli Gruber è nata sotto il segno dell’Ariete. È alta 163 centimetri, per un peso di circa 52 chili. Si può definire il tailleur la sua divisa, è sempre elegante e curata nell’aspetto. Parla ben 3 lingue: tedesco, inglese e francese. Della vita privata sappiamo che è legata sentimentalmente al giornalista francese Jacques Charmelot. «Mi sono sposata molto tardi, a circa quarantatré anni, perché fino a quel momento ero stata contraria al matrimonio, poi però mi sono innamorata follemente di lui e ho cambiato decisamente idea!». Un colpo di fulmine quello con il collega: «Io e Jacques ci siamo conosciuti a Baghdad e, devo essere sincera, né io né lui eravamo proprio liberissimi sentimentalmente. Lui non sapeva minimamente chi fossi. Comunque sia abbiamo avuto la forza di aspettarci, dopodiché è sorto un grande amore tra noi!».

L’ultimo libro di Lilli Gruber: “La Guerra dentro – Martha Gellhorn il dovere della verità”

Del compagno Lilli Gruber ha parlato anche nel suo ultimo libro La Guerra dentro – Martha Gellhorn il dovere della verità, edito da Rizzoli. È la Gellhorn una delle più grandi corrispondenti di guerra del Novecento alla quale Ernest Hemingway ha dedicato la prima edizione di ‘Per chi suona la campana’. Il volume della Gruber racconta la vita avventurosa e sentimentale della tenace americana, ma soprattutto la bellezza del giornalismo, che ha il dovere soprattutto in tempi come i nostri di essere vicino alla verità. Leggi anche l’articolo —> Lilli Gruber si racconta: «Jacques è il mio grande amore, ci incontrammo a Baghdad!»

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