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Lillo Petrolo positivo al Covid: «Virus devastante, l’ho preso per una stupidaggine»

26/10/2020 15:47 - Aggiornamento 26/10/2020 15:55

«Non lo voglio nascondere. Io sto a casa perché ho preso questo virus. Sto sotto controllo, ma ora ne ho capito che ha una forza devastante». Così Lillo Petrolo, noto semplicemente con lo pseudonimo di Lillo, ha fatto sapere di aver contratto il Coronavirus. L’attore del duo comico “Lillo e Greg”, durante un collegamento via webcam nel corso del Festival del Cinema di Salerno, “Linea d’Ombra”, intervistato dal direttore artistico, Boris Sollazzo, ha raccontato di essere in quarantena proprio perché positivo al virus. A rilanciare la notizia tra i tanti Leggo e l’HuffPost.

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Lillo petrollo

Lillo Petrolo positivo al Covid: «Virus devastante, l’ho preso per una stupidaggine»

«È una cosa che dura venti giorni, con dolori fortissimi alle ossa e alle ginocchia; è un’influenza moltiplicata per dieci», ha dichiarato Lillo Petrolo parlando del Coronavirus. «Io so perché me lo sono preso, so di aver fatto una “stron*ata”, non la rifarei, anche perché a causa di questa “stron*ata” me lo sono preso», ha proseguito l’umorista 58enne romano, che ha voluto sottolineare: «Si può fare tutto, ma in sicurezza. Bisogna stare attenti!». A proposito del contagio Lillo ha detto: «Non è successo al cinema. Il cinema rispettando le regole è un posto molto sicuro. C’è una distanza calcolata tra le persone, bisogna indossare la mascherine per tutta la proiezione. Ma se ti va di vedere un film al cinema lo puoi fare veramente senza alcun tipo di pericolo».

Lillo Petrolo

Linea d’Ombre Festival andrà avanti fino a sabato 31 ottobre

Linea d’Ombra Festival 2020, giunto alla 25esima edizione, ha preso il via sabato 24 ottobre 2020. E nonostante le disposizioni del nuovo decreto del governo, si chiuderà sabato prossimo, al termine di otto giorni di cinema, durante i quali saranno proiettate più di 100 opere in concorso da 40 paesi. «Linea d’ombra continua. Nonostante tutto. Lo fa su un’altra piattaforma, coerentemente al modello di festival che non voleva essere d’emergenza ma un nuovo inizio, ibrido per convinzione e non per necessità. Dopo due giorni in presenza in Sala Pasolini e Sala Menna, con ottima risposta di pubblico, ci atteniamo alle nuove disposizioni e, non modificando nulla nel contenuto, nell’entusiasmo e nella professionalità, cambiamo solo il modo di fruire delle nostre proposte, in attesa di tornare a guardare in faccia i nostri spettatori molto presto», ha specificato il direttore artistico Boris Sollazzo in una nota. Leggi anche l’articolo —> Gerry Scotti positivo al Coronavirus: «Volevo essere io a dirvelo»