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Lockdown totale, Vaia: «Non serve. No all’utilizzo delle varianti come ‘clava politica’»

16/02/2021 09:35 - Aggiornamento 16/02/2021 09:44

Lockdown totale, Vaia dello Spallanzani contrario – Martedì 16 febbraio 2021. La variante inglese Covid divide i virologi. Mentre il Comitato tecnico scientifico (Cts) e alcuni esperti, come Andrea Crisanti, il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, e la Fondazione Gimbe, chiedono nuovi chiusure totali per contenere i nuovi casi di Coronavirus; non sono pochi a favore di misure meno stringenti. Tra questi Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco, che al giornale online “Open” hanno detto di preferire la suddivisione dell’Italia in colori, come previsto dall’attuale dpcm, che scadrà il prossimo 5 marzo. Per Pregliasco le chiusure prolungate avrebbero dei pericolosi effetti sociali sulla popolazione. Al fronte del no si sono aggiunti in queste ore anche Pierluigi Lopalco, Francesco Vaia e Roberto Burioni.

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Lockdown totale, Vaia: «Non serve. No all’utilizzo delle varianti come ‘clava politica’»

«Lockdown? Sotto questa parola si dice tutto e non si dice niente. Semmai in questo momento anziché parlare di lockdown penserei a delle misure selettive, rafforzate, per evitare tutte quelle situazioni in cui il virus circola di più e che conosciamo ormai bene», ha dichiarato l’epidemiologo Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia. Sulla stessa lunghezza d’onda Vaia il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma: «Il nostro laboratorio sta lavorando sulle varianti che sono un problema che deve destare attenzione, ma non panico. Siamo contrari che si creino delle psicosi di massa». Ospite di “RaiNews24” l’esperto ha detto anche: «A settembre la variante spagnola ha determinato un aumento dei contagi nelle fasce giovanili e il messaggio era ai ragazzi di fare attenzione perché potevano essere dei vettori per gli anziani». Vaia scansa dunque l’ipotesi di un lockdown totale: «Un lockdown severo non serve, ma occorrono chiusure chirurgiche. Voglio dire un no netto e chiaro all’utilizzo delle varianti come ‘clava politica’. La scienza sia sempre libera da interessi economici e politici», ha scritto il direttore in un post su Facebook.

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Burioni: «Muoviamoci con i vaccini»

Dello stesso avviso Roberto Burioni, che invita a investire sul vaccino anziché pensare a nuove chiusure «che servono solo a guadagnare tempo». «L’importante è usare bene il tempo guadagnato.  In primavera eravamo costretti a impiegarlo per costruire reparti di rianimazione, adesso fortunatamente possiamo utilizzarlo per vaccinare a più non posso. Muoviamoci», ha scritto sui social il virologo. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 7.351 nuovi casi e 258 morti, salgono le intensive